giovedì 18 dicembre 2014

Recensione: "Adversus Sol - Il male minore" di Giulia Carlentini

Buongiorno followers!!! Sì, sì, sono ancora viva, ma in questi ultimi giorni non ho avuto molto tempo per pubblicare, scusate :( Ieri, la puntata di Wonderful Quotes è saltata semplicemente perché non ho letto nulla di nuovo, ho iniziato "Inferno" di F. Gungui un paio di giorni fa ma sono sempre all'inizio. Poi vi dico già che nei prossimi giorni ci sarà qualche novità qui sul blog ed è anche per questo che sono stata più impegnata del solito nei giorni scorsi ;D
Adesso però passo a presentarvi il libro che recensisco per voi oggi: "Adversus Sol - Il mal minore" della giovanissima Giulia Carlentini, che mi ha gentilmente inviato questa estate, ma che purtroppo non sono riuscita a leggere prima.

Adversus Sol #1
Editore: Edizioni R.E.I
Prezzo: 2,99 €
Pagine: 250

Trama: Seyarh è una ragazza come tante altre nel mondo dell’Adversus Sol. Abita nella capitale della Terra dell’Acqua. Possiede un’indole buona e positiva, fin troppo. Liberare un condannato alla gogna è un terribile errore che la trasporta in un’avventura che non avrebbe mai immaginato di vivere. Fugge di casa e si ritrova fra i sentieri di un mondo corrotto e sull’orlo del crollo. Paura, coraggio, dolore e odio sono i sentimenti che attanagliano il suo cuore e lo stringono come le maglie di una catena, la stessa che l’avvolge con un compito ineluttabile. Divinità imperanti, un Demone e un’unica semi-dea che può salvare ogni cosa da una guerra persa in partenza. La morte che tutto accoglie nel suo gelido abbraccio può essere spezzata, ma solo da grandi cavalieri in grado di risollevare le sorti di un’atavica contesa. Bene e male si affrontano nuovamente su un campo di battaglia tinto di rosso. Ma qual è davvero il bene? C’è una reale barriera che lo divide dal male? Il destino che Seyarh sceglie non è luce, non è bene, è solo un male minore.
«Oh. Lo ricordo come se fosse ieri. Arrivavano, arrivavano veloci, neri come la pece, con le loro spade acuminate in pugno e le loro armature nere che li mimetizzavano nell’oscurità. Gli urli gutturali e orribili squarciavano l’aria e solamente un essere era in grado di domare quelle belve.»
«Di chi stai parlando?»
«Del Demone.»

Il mio pensiero: “Adversus Sol – Il male minore” è un fantasy tutto italiano con una trama dalle buone premesse, delle idee di base molto belle e ricco di ideali:  giustizia, libertà (intesa in tutte le sue varie forme, da quella fisica a quella più astratta, di pensiero, di parola, espressione ecc..). A volte, in alcuni casi, questi concetti sono un po’ troppo estremizzati o troppo marcati, ma in generale sono tutti ben argomentati ed espressi dai vari personaggi. Azzeccatissimo il titolo, perfettamente in linea con il contenuto dell’opera e capace di suscitare la curiosità del lettore. Composto da due parti, racchiude due temi fondamentali intorno ai quali ruoterà l’intero libro. La prima parte, più immediata, richiama il nome di questo mondo fantastico che è l’ambientazione, mentre la seconda acquista un suo senso specifico solo man mano che si procede nella lettura.
Suddiviso in cinque terre, Acqua, Terra, Fuoco, Aria ed Essenza, l’Adversus Sol è un mondo vasto e antico, sconvolto da anni di guerre, e ricco di magia. Proprio dalla terra dell’Acqua, la meno toccata dalle rappresaglie, proviene la protagonista, Seyarh, la quale fin da piccola coltiva il sogno di diventare un cavaliere e combattere per la libertà e la difesa degli altri. Questo suo desiderio la spingerà ad abbandonare la sicurezza della sua casa e iniziare un lungo viaggio alla scoperta del mondo e della verità che si cela dietro le porte dorate della città perfetta, lontana dalla guerra, che è la capitale dell’Acqua, la città da cui proviene. Un viaggio ricco di pericoli, sorprese, rivelazioni e tanti incontri.
L’articolazione e le varie caratteristiche di ciascuna terra, la parte magica e le varie religioni e divinità (con un lontano richiamo al Pantheon greco-romano e alla terminologia delle divinità egizie, ma con una loro piena originalità), sono gli elementi che più mi sono piaciuti. Complessi e sviluppati in maniera originale, hanno mantenuto alta la mia curiosità. Nonostante abbia apprezzato molto questi elementi e abbia trovato la storia molto intrigante e con una buona base, purtroppo però il libro non è riuscito a conquistarmi pienamente a causa dello stile dell’autrice e di alcune incongruenze nei dettagli o approssimazioni  nel corso della narrazione. Uno stile, a mio giudizio, poco fluido e a tratti pesante, in cui i frequenti termini come “la bronzea, il castano, la bronzo-chiomata o la ragazza dalle iridi perlacee”, usati per indicare i vari personaggi, a lungo andare mi hanno un po’ infastidita e rallentato la lettura.
Due sono le approssimazioni maggiori che ho notato. La prima riguarda la guerra che ha messo in ginocchio l’intero Adversus Sol. Di essa non si sa granché, o meglio ciò che si sa è quello che viene raccontato a Seyarh, ma con i nostri occhi non abbiamo modo di vedere niente. Solo le lotte che avvengono in una determinata città della terra dell’Acqua, ma per queste “sommosse” viene data un’altra spiegazione (molto carina, tra l’altro, e che ha dietro una storia ben curata) . Esistono, quindi, per una causa diversa rispetto alla guerra che coinvolge le altre terre. La seconda è la descrizione del territorio. Mi spiego meglio. Le descrizioni ci sono, ma sono molto limitate ai racconti provenienti da alcuni personaggi mentre con i nostri occhi (ovvero con quelli della protagonista) non si vede molto. Quando ci si sposta da una terra all’altra, le uniche città che i personaggi incontrano nel corso del loro lungo cammino, sono le capitali e un santuario. Le città più piccole, i villaggi o anche più banalmente le piccole abitazioni che si possono incontrare in un territorio rurale dove sono? Negli spostamenti tra una città e l’altra, che durano anche diversi giorni, incontrano solo foresta o deserto.
Anche la protagonista non mi ha entusiasmata molto, ma questo dipende più da una mia opinione personale che oggettiva. Un mix di ingenuità e arroganza, che più di una volta mi ha fatto fremere sulla sedia e pensare: “ma cosa ti salta in mente?!”. Concede la sua fiducia troppo facilmente (e ingenuamente) e non mi è piaciuto granché il modo che ha di atteggiarsi e rivolgersi agli altri. Risulta un po’ sfacciata e spesso se ne esce con frasi che la fanno apparire presuntuosa anche se lei, in realtà, non lo è.
In conclusione, “Adversus Sol” è un libro con delle buone premesse che, nonostante qualche incertezza o svista, confido possa riservare grandi sorprese e miglioramenti nei seguiti. 

3 "scintille" -

5 commenti:

  1. Ciao! Ti ho taggata qui!^----^
    http://tra-le-pagine-dei-libri.blogspot.com/2014/12/the-christmas-song-book-tag.html

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    1. Grazie Adriana! Passo subito a dare una sbirciatina ;D

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  2. Devo dire che un po' m'intriga, non lo avevo mai sentito nominare ma siccome adoro il fantasy penso che lo aggiungerò nella mia wish list e lo proverò!

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