giovedì 24 dicembre 2015

Recensione: "Crimson Bound" di Rosamund Hodge

Buongiorno ragazzi! Le feste si avvinano sempre di più e adesso l'aria di Natale è sempre più forte! Oggi sarò dietro agli ultimi preparativi e inizierò con mamma a fare il pranzo per domani (anzi, il secondo per domani, visto che tra zii e nonna faremo un pranzo a più cuochi ;D )..
Ma prima di dedicarmi a queste cose volevo lasciarvi la recensione di un libro che ho letto il mese scorso, "Crimson Bound" di Rosamund Hodge. Retelling autoconclusiv, e ancora inedito da noi, della scrittrice qui conosciuta per il libro "Bellezza Crudele"

Autoconclusivo [eng] 
Editore: Balzer Bray
Prezzi: QUI
Pagine: 448

Trama: A quindici anni Rachelle era una brava apprendista di sua zia e si allenava per proteggere il suo villaggio dalla magia nera. Ma era anche temeraria – si allontana dal cammino nella foresta per cercare un modo per liberare il suo mondo dalla minaccia dell’eterna oscurità. Dopo che un illecito incontro va tremendamente stort, Rachelle è costretta a fare una terribile scelta che la lega al male che aveva sperato di sconfiggere. 
Tre anni dopo, Rachelle ha dedicato la sua vita per servire il regno, combattendo mortali creature nel tentativo di espiare le sue colpe. Quando il re le ordina di proteggere suo figlio Armand, l’uomo che lei odia di più, Rachelle costringe Armand ad aiutarla a cercare la leggendaria spada che può salvare il loro mondo. Come i due diventano inaspettatamente alleati, scoprono cospirazioni di vasta portata, magia nascosta, e un amore che può essere la loro rovina. In un palazzo costruito su un’incredibile ricchezza e pericolosi segreti, può Rachelle scoprire la verità e fermare l’avanzata della notte senza fine? (tradotta da me)

Il mio pensiero: “Crimson Bound”, di Rosamund Hodge, è uno standalone uscito in America questo maggio, ma purtroppo ancora inedito da noi. È un libro scritto dalla stessa autrice che in questo periodo sta facendo molto parlare di sé grazie alla recente pubblicazione italiana di un’altra sua opera: “Bellezza crudele”. Le bellissime cover, realizzate seguendo la stessa linea, e il fatto di essere entrambi retelling hanno generato non poca confusione, ma ci tengo a precisare che essi non appartengono alla stessa serie. L’uno è del tutto indipendente dall’altro.
Quando ho iniziato “Crimson Bound” non sapevo bene cosa aspettarmi. Attratta dalla splendida copertina, e dopo aver letto alcune recensioni super entusiaste, lo avevo inserito in wishlist alcuni mesi fa, poi, però, ne avevo presto dimenticato la trama. Ricordavo vagamente che fosse una sorta di retelling di Cappuccetto Rosso in chiave dark e infatti così è stato. La storia inizia proprio su questa scia, per poi prendere una strada tutta sua e davvero originale, mantenendo però un piccolo filo conduttore con quella da cui prende origine. La protagonista, Rachelle, è una ragazza di 18 anni davvero tosta, con un carattere forte, ma con un animo estremamente tormentato. Fin da piccola ha sempre sentito il bisogno di proteggere la sua gente e liberarla dal male che incombe su di loro. Un male incarnato dall’essenza della Foresta stessa, fonte di un potere oscuro che ha dato i natali ad esseri misteriosi come i Forestborn. Temuti dagli umani, intorno a loro aleggiano antiche leggende, ma la peggiore è quella che vede come protagonista il “Devourer”. Questo suo desiderio di protezione l’ha però condotta ad un bivio e, ingannata proprio da uno degli abitanti della foresta, viene costretta a prendere una decisione terribile e a diventare lei stessa una di loro. La mitologia creata dalla Hodge è ben più complessa di come ve l’ho riassunta qui, però, per iniziare direi che basta sapere questo e poco altro. Essa possiede un’originalità incredibile e le varie dinamiche di questo mondo sono davvero complesse, intriganti e molto ben curate. Questo però non vi deve spaventare, perché vi assicuro che non è poi così complicato tenere il passo con tutto ciò. Con lo svilupparsi della storia, dove passato e presente si alternano grazie ricordi e leggende, l’autrice riesce a rendere i vari passaggi del racconto perfettamente chiari.
Ciò che più mi ha affascinata e davvero conquistata è stata però l’ambientazione. Essa è resa con un tocco molto particolare. Un world building dalle tinte cupe e incisive, tratteggiata con bellissime descrizioni davvero evocative. Mentre leggevo vedevo chiaramente prendere forma davanti a me il potere e la forza dirompente della Foresta, con la sua vegetazione rigogliosa e oscura. Veramente suggestivo.
Altra particolarità, e voce fuori dal coro rispetto ai libri a cui siamo abituati, è la tipologia e la natura dei personaggi. Essi non sono i buoni per eccellenza. Tutt’altro! Rachelle stessa fa parte della schiera dei cattivi. In lei vive una lotta costante tra la sua natura malvagia e il ricordo dell’umanità che si è ormai lasciata alle spalle. L’istinto, il senso del dovere, la consapevolezza di quello che è e l’essersi rassegnata al proprio destino l’accompagnano ad ogni suo passo. Non si è solo buoni o solo cattivi, è impossibile, come non è implicito che una persona fondamentalmente cattiva compia solo ed esclusivamente azioni malvagie, può compierne anche di buone. Mi è piaciuto molto il fatto che la storia ponga l’accento proprio su questo e la contrapposizione, che vive in ogni personaggio, tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato è qualcosa che fa riflettere. 

4 foglie

8 commenti:

  1. Uff avevo commentato ma sta mattina la mia linea fa i capricci Y.Y
    Dicevo che, anche se come sai l'altro romanzo della Hodge mi ha deluso, questo continua a ispirarmi... sembra avanti anni luce e quindi non posso assolutamente lasciarmelo scappare *_*

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    1. Ahahah Deni! Quanto ti capisco! A volte succede anche a me ed è odioso =S
      Sì, me lo ricordo che l'altro non ti aveva entusiasmato molto. A me sono piaciuti entrambi però li ho trovati totalmente diversi e penso che questo potrebbe piacerti. Meno confusionario e il mondo fantastico descritto è più chiaro. =D

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  2. Se la protagonista fa parte dei cattivi, non posso lasciarmelo sfuggire! Adoro la cover *_*

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    1. Sì, la protagonista è fantastica! Una dei cattivi ma con un animo profondamente lacerato tra il bene e il male. Tra ciò che ritiene giusto e ciò che la sua natura la spinge a fare. Un personaggio davvero ben costruito :) E la cover, beh, attira decisamente l'attenzione ;D

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  3. Letto e adorato!! *^* mi è piaciuto davvero tantissimo! Quando si tratta di retelling non resisto, li adoro! Poi la cover è favolosa, motivo in più per prenderlo!

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    1. Verissimo! è stato davvero un libro particolare :D Ah, come ti capisco! Anche io vado matta per i retelling! Appena ne percepisco uno in avvicinamento vado in visibilio XD

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