sabato 30 aprile 2016

Recensione: "The Winner’s Crime" di Marie Rutkoski

Buongiorno ragazzi! Concludo il mese di aprile con la recensione della migliore letture del mese (e al momento anche dell'anno, insieme a quella di "The Forbidden Wish"). Ovvero "The Winner's Crime" secondo capitolo della bellissima serie fantasy di Marie Rutkoski. In patria la trilogia si è conclusa proprio alcune settimane fa con il libro, "The Winner's Kiss", che leggerò sicuramente questo mese che viene, ma se volete saperne di più vi rimando alla mia recensione del primo, "The Winner's Curse".
P.S. RECENSIONE SPOILER FREE e scritta a caldo subito a fine lettura, perciò la fangirl che è in me ha qui avuto libero sfogo ;D

The Winner's Trilogy #2 [eng]
Editore: Bloomsbury Childrens Books
Prezzi: QUI
Pagine: 416

Trama (del primo): Vincere ciò che vuoi può costarti tutto ciò che ami.
Come figlia di un generale in un grande impero che vive di guerra e schiavizza tutti coloro che conquista, la diciassettenne Kestrel ha due scelte: unirsi alla milizia o sposarsi. Ma Kestrel ha altre intenzioni. Un giorno, rimane sorpresa nel trovare in un giovane schiavo venduto all’alta uno spirito a lei affine. Gli occhi di Arin sembrano sfidare tutto e tutti. Seguendo il suo istinto, Kestrel lo compra – con conseguenze inaspettate. Non passa molto tempo prima che lei debba nascondere il suo crescente amore per Arin. Ma anche lui ha un segreto, e Kestrel presto si rende conto che il prezzo che ha pagato per un altro essere umano è molto più alto di quello che lei avrebbe mai potuto immaginare.
The Winner’s Curse è una storia dove ogni cosa è in gioco, e la scommessa starà nel mantenere la testa o perdere il cuore. (tradotta da me)

Il mio pensiero: Aiuto! Come farò a scrivere una recensione sensata su questo libro?!? Al termine di questa lettura mi è andato completamente in pappa il cervello! In questo momento non riesco neanche a stare ferma davanti pc per il tempo necessario a buttar giù due righe di fila. Scrivo una mezza frase, poi mi alzo, saltello per la stanza in preda alla frenesia, poi mi calmo, mi risiedo davanti al computer ed ecco che inizia di nuovo tutto da capo, in un ciclo senza fine. Senza preavviso mi assalgono una quantità infinita di immagini, sensazioni e ricordi di tutto ciò che è avvenuto in questo secondo capitolo della serie. Una dopo l’altra, senza un ordine ben preciso, mi scorrono davanti agli occhi le scene più cruciali della storia, quelle più struggenti o semplicemente quelle più spensierate. Attimi fugaci che portano con loro l’eco di conversazioni pronunciate a voce alta e di altre non dette, quelle avvenute solo nella mente dei personaggi, impresse a fuoco nel loro cuore e, di conseguenza, nel mio. Le emozioni più disparate mi sommergono, fino a comprimermi i polmoni e far nascere in me la voglia di gridare pur di dar loro una valvola di sfogo, un modo per uscire e farsi sentire da tutti. Ma no, gridare non è una cosa sensata, o fattibile, perciò tutto ciò che posso fare è scrivere. Riversare tutto ciò che ho dentro in questa pagina di word e sperare che le mie parole riescano a raggiungere l’obiettivo.
“The Winner’s Crime” è un libro potente, che vuole e riesce a farsi sentire. Non si risparmia e non concede niente. Prende tutto quello ciò che hai e ti distrugge. Una volta concluso non ti permette si sfogliare la sua ultima pagina a cuor leggero, chiudere il volume e riporlo tranquillamente in libreria. No, il suo ricordo resterà e penetrerà così in profondità che lasciarlo andare verso l’oblio diventerà praticamente impossibile.
La storia riprende circa un mese dopo gli eventi con cui si era concluso il libro precedente. La penisola di Herran, ormai indipendente dal controllo diretto dell’impero Valoriano, fa  i conti con quello che la tregua tra i due popoli ha portato: indipendenza, libertà e salvezza, ma in cambio di cosa? Tasse altissime e un prezzo che qualcun altro ha pagato e sta ancora pagando senza che Arin sappia niente. Un prezzo altissimo, ma impossibile da evitare. Nel frattempo Kestrel, “intrappolata” nella gabbia dorata che è il palazzo della capitale Valoriana, si trova a fare i conti con le proprie scelte e le conseguenze delle proprie azioni. Conseguenze che, come ben presto si renderà conto, porteranno a risultati inaspettati. A questo punto della trilogia la storia si fa sempre più intrecciata e adrenalinica. Gli intrighi politici sono alla base di tutto e ogni personaggio, che ne sia consapevole o meno, è solo l’ennesima pedina di un gioco d’abilità il cui vincitore resterà incerto fino alla fine. Inganni, astuzia e una buona dose d’intelligenza sono il motore di tutto, così come la sete di potere e di conquista che lotta senza sosta con la quella di giustizia e di indipendenza. Ogni scelta presa in passato, nel presente o nel futuro, verrà messa in discussione. Scelte necessarie, ma dolorose. Buone o cattive. Scelte prese con la testa, ma in cui il cuore ha avuto un ruolo chiave. E in tutto questo il percolo è sempre dietro l’angolo.
L’ambientazione e la visuale sul mondo creato dalla Rutkoski adesso si amplia. Lo scenario da lei tratteggiato non smette di affascinarmi e più scopro su queste terre e più vorrei scoprirne. Le descrizioni continuano ad essere molto belle e ricche di dettagli. Il rimando all’Impero Romano continua ad essere estremamente forte, ma, nonostante questo, l’autrice riesce comunque a delineare una storia del tutto originale, ed è proprio questa contrapposizione a farmi amare la serie così tanto. Un grande ruolo in questo mio amore lo hanno certamente anche i personaggi. Caratterizzati alla perfezione, sia quelli principali che quelli secondari, sono in grado di catturare completamente la mia attenzione in un modo che pochi ci riescono. Il legame che si è venuto a creare tra noi, pagina dopo pagina si rafforza. Percepisco ogni cellula del mio corpo che si protende verso di loro e sente e prova tutto ciò che avviene loro come se fossi io stessa uno dei personaggi. Kestrel e Arin sono dei personaggi incredibili. La loro personalità, forza e determinazione sono così potenti che è impossibile non provare ammirazione nei loro confronti.
E per finire, a darmi il vero colpo di grazia ci hanno pensato le ultimissime pagine! Con il cuore in gola, i battiti a mille e le emozioni fuori controllo, ho finito il libro e desiderato di avere subito il seguito tra le mani. 

5 fiorellini e oltre! Davvero bellissimo!

giovedì 28 aprile 2016

Reader Problems Book Tag

Salve ragazzi! Qualche giorno fa ho trovato sul blog di Jessica questo tag carinissimo ed è venuta voglia di farlo anche a me. Inoltre con mio grande orrore mi sono accorta di non fare un tag da una vita e quindi penso che sia finalmente giunto il momento di riprendere a farne alcuni. Mi sono anche resa conto di averne un sacco sul pc mai finiti e dovrò certamente rimediare ;D


1. Hai 20.000 libri nella TBR. Come fai a decidere cosa leggere dopo?
Mi metto le mani nei capelli per la disperazione e faccio la conta! No, scherzo ;D Diciamo che sono una che segue sempre l’ispirazione del momento. Mi piace programmarmi un certo tot di letture da fare nel corso di una stagione [per questo vi rimando infatti alla rubrica Seasonal TBR List], ma non riesco proprio a farmi una scaletta esatta con le letture da fare una dopo l’altra. Scelgo sempre molto liberamente, dando uno sguardo ai titoli che ho e scelgo quello che in quel momento mi attrae di più. Il problema vero viene quando non ho l’ispirazione ahaha XD

2. Sei a metà di un libro e non ti sta piacendo. Lo abbandoni o lo continui?
Di solito cerco sempre di arrivare in fondo anche se il libro non mi sta piacendo. Magari ci metto una vita a finirlo e mi ritrovo a parlare a voce alta ai personaggi, come se fossero persone vere che si trovano davanti a me, e li infamo a non finire, ma lo finisco. Se invece arrivo davvero al punto di volerlo abbandonare allora siamo messi male, significa che il libro è proprio pessimo.

3. Si avvicina la fine dell'anno e ti manca poco per finire la sfida di lettura su Goodreads. Tenti di recuperare il ritardo e in che modo?
Poco quanto?! Uno due libri? Beh, se non devo studiare per qualche esame allora ci provo, ma se sono una decina come l’anno scorso allora getto la spugna e me la prendo con calma :D

4. Le cover di una serie che ami non sono uguali. Cosa fai?
Piango come una fontana (ok, forse ho esagerato un po’ ma le lacrime agli occhi arrivano di certo!) e poi mi dispero per giorni e porto il lutto per la cover a vita (attirando su di me sguardi molto perplessi da parte di ignari familiari e conoscenti). Questo mi è capitato in due o tre casi e probabilmente succederà di nuovo per “A Torch Against the Night”, a meno che non succeda un miracolo in questi mesi prima della pubblicazione e non cambino la parte inferiore della cover [QUI cover reveal ad essa dedicata]

5. Mentre stai leggendo un libro, stai per metterti a piangere in pubblico. Come fai?
MI è SUCCESSO DUE VOLTE! Sul treno mentre andavo all’università. Una per La Signora delle Camelie di Dumas e l’altra per non ricordo quale libro. Cosa ho fatto? Beh, non potevo mica troncare la lettura di punto in bianco e a metà di una scena così significativa! Ovviamente ho tirato avanti per la mia strada, piangendo come una fontana e facendo finta che fosse del tutto normale XD  

6. Il sequel di un libro che hai amato è appena uscito, ma hai dimenticato un sacco di cose del romanzo precedente. Rileggi il libro? Salti il sequel? Provi a trovare un riassunto su Goodreads? Piangi per la frustrazione?!
Quando esce un libro di una serie che amo, rileggo sempre i precedenti, anche se questo significa rileggerne tre. Di solito mi rifaccio per tempo, oppure se sono davvero troppi, rileggo solo gli ultimi.

7. Tu non vuoi prestare a nessuno. NESSUNO. i tuoi libri. Come si fa a dire no educatamente alle persone quando te li chiedono?
Devo sempre impararlo, purtroppo :’( Alle superiori alcuni dei libri che ho prestato non sono mai tornati e la cosa non smetterà mai di irritarmi ogni volta che ci penso. Recentemente però ne ho prestati pochissimi e a persone davvero fidate, così sono sempre tornati in perfetta salute.

8. Hai provato a leggere e interrotto 5 libri nell'ultimo mese. Come fai a superare la crisi da lettore?
Vado con la rilettura di un libro che ho veramente amato, oppure ne inizio uno di un autore che so che non mi deluderà mai e poi mai.


9. Ci sono così tanti nuovi libri in uscita che hai voglia di leggere! Quanti ne puoi effettivamente acquistare?
Come adesso per esempio??? Ne vorrei prendere almeno 5 o 6, ma ho tirato il freno e sono venuta a patti con me stessa scegliendo quello che mi preme di più e poi mettendomi in conto di fare un altro ordine più avanti. Ultimamente ho adottato la tattica: “acquista un libro alla volta, e fai un ordine ogni dieci giorni circa” e stranamente funziona!

10. Dopo aver comprato i nuovi libri non si può aspettare di leggerli, quanto tempo attendono sulla tua mensola prima di essere letti?
Con la strategia che adotto ora, e di cui vi ho parlato sopra, appena mi arriva un libro lo leggo, perciò al momento le new entry non fanno neanche in tempo a prendere un granello di polvere :D

lunedì 25 aprile 2016

Recensione in anteprima: "Cress" di Marissa Meyer!

Salve gente!! Avevo programmato questo post per stamani, ma non è partito..uff. Pace, lo pubblico adesso.. Comunque, oggi vi propongo la recensione in anteprima di un libro che uscirà domani 26 aprile in libreria e che stavo aspettando con tantissima ansia e con le aspettative a mille! Mi riferisco a "Cress", terzo capitolo della serie The Lunar Chronicles di Marissa Meyer, e che ho avuto la possibilità di leggere in anteprima grazie alla Mondadori, che ringrazio ancora moltissimo. 
Adesso però non vedo l'ora che esca "Winter"! XD 
[Recensioni di Cinder e Scarlet]

The Lunar Chronicles #3
Editore: Mondadori (collana Chrysalide)
Prezzo cartaceo: 19,00 €
Prezzo ebook: 6,99 €
Pagine: 456

Trama: Cress ha solo sedici anni e per gran parte della sua vita ha vissuto prigioniera o, come preferisce dire lei, "damigella in difficoltà" su un satellite in orbita nello spazio, dove gli unici contatti con l'esterno sono avvenuti tramite Internet. Ed è proprio attraverso la Rete che viene contattata dalla Rampion, la nave spaziale del capitano Carswell Thorne, sulla quale viaggiano anche Cinder, Scarlet e Wolf. Cress, infatti, negli anni di isolamento forzato è diventata una hacker eccezionale, e proprio per questo motivo pare l'unica speranza per mettere in atto il piano di Cinder e sconfiggere una volta per tutte la regina Levana e il suo terribile esercito prima che invadano la Terra. Per farlo, però, Cinder e i suoi devono prima di tutto liberare Cress. Peccato che, una volta approdati sul satellite in cui è imprigionata, il piano non vada esattamente come previsto... Dopo Cinder e Scarlet, Marissa Meyer ci regala un altro romanzo avvincente, il terzo della saga delle Cronache lunari, dove i colpi di scena si succedono in un mix perfetto di azione, humour e romanticismo. Ma soprattutto, ancora una volta, dà vita a un'eroina che i lettori difficilmente potranno dimenticare.

Il mio pensiero: Dopo anni dall’uscita di “Scarlet”, secondo e bellissimo capitolo della serie The Lunar Chronicles, finalmente, anche da noi, è arrivato il tanto atteso seguito! “Cress” il terzo tassello di questa tetralogia fantasy, a cui si aggiunge anche una raccolta di novelle intitolata “Stars Above”. Dopo tanto aspettare non vi nego che le mie aspettative avevano raggiunto livelli altissimi, e vi posso assicurare che tanta attesa è stata ampiamente ricompensata, poiché non sono rimasta affatto delusa da questo ennesimo capolavoro della Meyer.
La storia riprende circa una settimana dopo la fine di “Scarlet” e veniamo subito introdotti nel mondo di un nuovo personaggio, Cress. Una ragazza lunare che avevamo leggermente intravisto già nel primo libro, ma che solo ora abbiamo modo di conoscere meglio. Per la storia di Cress la Meyer si è rifatta alla fiaba di Raperonzolo e le analogie tra le due figure e le innovazioni proposte dall’autrice si notano già a partire dalle prime pagine. L’attenzione viene poi spostata sulla Rampion, la nave spaziale sulla quale viaggia il gruppo di fuggitivi più ricercato della Terra. Un equipaggio composto dalle nostre care e vecchie conoscenze, ovvero Cinder, l’affascinate Capitano Thorne e i miei adorati Wolf e Scarlet. E ovviamente la spumeggiante Iko, la cui presenza, in questo libro, si farà ancora più palpabile e più reale che mai.
Dopo i terribili e sanguinosi attacchi, commessi su ordine della Regina Levana, che hanno coinvolto contemporaneamente più di una città, la Terra e tutti i suoi abitanti, compresi i vari governati, sono stati costretti a riconoscere la nuda e cruda verità. Ossia che le possibilità di resistere e sopravvivere ad un ulteriore attacco lunare, e soprattutto se esso avverrà su larga scala, saranno praticamente nulle. Questo pensiero, unito alla possibilità di ottenere un antidoto alla Letumosi, la malattia che sta decimando la popolazione terrestre da più di un decennio, ha infatti portato l’Imperatore Kai ad accettare la proposta di matrimonio della spietata Regina lunare. I nostri fuggitivi però hanno in mente altri progetti e sono disposti a tutto pur di salvare la Terra e porre fine al dominio della tiranna. Ottenere più informazioni possibili su di lei e attuare un piano concreto per fermare le nozze potrebbero essere i primi passi, ma per far questo dovranno prima liberare e prendere sotto la loro ala la migliore hacker di Levana, Cress. Le straordinarie doti di informatica della ragazza, dimostrate fin dalla più tenera età, hanno fatto sì che la taumaturga Mira si interessasse a lei e sfruttasse per anni le sue doti per spiare i terrestri e riportare i loro segreti alla Regina.
Uno degli elementi che più amo di questa serie è la capacità che ha l’autrice di delineare e rielaborare ogni singola fiaba trattata, per poi unirle e intrecciarle tutte in qualcosa di unico, perfettamente coerente ed estremamente originale. Già preso da sé ogni singolo retelling da lei creato, quello di Cenerentola, di Cappuccetto Rosso e qui di Raperonzolo, è notevole, ma uniti tutti insieme sono qualcosa di davvero affascinante e incredibile. In questo nuovo capitolo, insieme alle fiabe utilizzate come base, aumentano anche le ambientazioni. Ognuna di esse è ben curata e particolarmente affascinante, soprattutto quella sulla Luna, anche se la visuale in questo caso è molto ristretta e quindi per qualcosa di più approfondito dovremo aspettare “Winter”. Ad aumentare sono anche i punti di vista e le prospettive utilizzate. Le aggiunte più importanti e più incisive sono senza dubbio quelle di Cress e del Capitano Thorne, le cui vicissitudini occupano gran parte del romanzo. Ho apprezzato moltissimo questi due personaggi, insieme si trovano ad affrontare numerose insidie e un vero e proprio percorso di crescita e maturazione. Ho trovato splendido l’evolversi del loro rapporto e ho amato entrambi i personaggi. Davvero adorabili! Meno presenti sono qui Scarlet e Wolf, ma per scelta, o meglio per forze di causa maggiore, ma quando leggerete il libro capirete cosa intendo e soffrirete con me!. Grande spazio assumono invece alcuni dei personaggi secondari, e più di uno è riuscito a sorprendermi! Primo fra tutti il Dottor Erland. Ancora più che nei libri precedenti sono arrivata ad apprezzare Cinder e Kai, due giovani che si trovano a dover affrontare problemi più grandi di loro e a portare sulle proprie spalle delle grandissime responsabilità. Il susseguirsi degli eventi non fa altro che portare maggiormente in luce il loro carattere, renderli più forti, ma allo stesso tempo porli davanti alle loro debolezze e spingerli a fronteggiarle e fare affidamento su coloro che stanno loro accanto. Gli ultimi capitoli del libro sono stati la ciliegina sulla torta e li ho davvero amati, perché, nonostante tutto il caos in cui il mondo è precipitato e la prospettiva di un futuro incerto e difficile, almeno una piccola cosa è andata per il verso giusto e lentamente le barriere che tenevano saldamente sigillata la verità stanno iniziando a cedere.

4 fiorellini e mezzo!

sabato 23 aprile 2016

Cover Reveal #7 (A Torch Against the Night & The Midnight Star)

È una rubrica, a cadenza casuale, in cui vi mostrerò le copertine appena rivelate di tutti quei libri, di futura pubblicazione, che aspetto con più ansia.

Buon pomeriggio, gente! Oggi avevo in programma di andare a fare un giro a Firenze, ma il tempo non è stato clemente qui in Toscana, e ho preferito rimandare.. Tra diluvio, fulmini e saette stamani ho addirittura preferito non accendere neanche il pc (la batteria era morta perciò avrei dovuto ricaricarlo e avevo paura che un fulmine, con la fortuna che ho, potesse friggermi il pc nuovo... Ho già perso due telefoni e un fax con un tempo simile =S 
Ma veniamo a noi. Volevo pubblicare questo post già alcuni giorni fa, appena avevo scoperto la prima cover su goodreads, ma il tempo è scarseggiato. Da pochissimo è stata però rivelata anche la cover di un altro libro appartenente ad una serie che seguo e per questo ne ho approfittato per unire due puntate in una.

A TORCH AGAINST THE NIGHT & THE MIDNIGHT STAR 
v  A Torch Against the Night(An Ember in the Ashes #2) di Saba Tahir [eng] in uscita il 30 agosto 2016
v  The Midnight Star(The Young Elite #3) di Marie Lu [eng] in uscita l’11 ottobre 2016

Premessa: essendo entrambi seguiti di serie, per evitare spoiler, a me e a voi, stavolta ho preferito non inserire le trame né in inglese né tradurle in italiano (perché quando si tratta di seguiti non leggo mai la trama, ma vado diretta al libro). 
"A Torch Against the Night" è il seguito di "An Ember in th Ashes" (uscito in Italia con il titolo "Il Dominio del Fuoco"), un libro che davvero amato e che è stata una delle mie migliori letture dello scorso anno [QUI]. La cover non mi dispiace, ma neanche mi convince del tutto perché mi sembra più sullo stile dell'edizione UK e di quella americana in brossura del primo che dell'edizione americana rilegata (che è quella che ho). A fine post vi inserisco le tre cover del primo a confronto per farvi capire cosa intendo. L'altra rivelazione è la cover del terzo capitolo della serie fantasy della Lu, "The Midnight Star", approdata da pochissimo anche qui in Italia con il libro "La battaglia dei pugnali". E anche in questo caso la Lu se ne esce con un'altra splendida cover! 

USA RILEGATA - USA BROSSURA - COVER UK 


Cosa ve ne pare? E di queste serie cosa ne pensate, le avete già iniziate? Io sto contando i giorni all'uscita di quello della Tahir! Non vedo l'ora di averlo tra le mani :D

venerdì 22 aprile 2016

Weekly Advice #17 (Fantasy)

È una rubrica ideata da me nella quale esprimo una serie di “consigli e sconsigli a tema”. Il tema è determinato dal giorno della settimana in cui viene pubblicata poiché ad ogni dì corrisponde un genere letterario diverso.

Buondì, ragazzi! Oggi torno a proporvi la rubrica Weekly Advice, che non pubblicavo da un po'.. In occasione di questo VENERDÌ mattina vi lascio in compagnia di due mini-recensioni su due libri FANTASY che ho letto recentemente. Il primo è il racconto breve che segue il libro "Bellezza Crudele" di Rosamund Hodge [QUI recensione anche di Crimson Bound], mentre l'altro è un romanzo italiano autoconclusivo di genere steampunk, che potremmo anche definire come un retelling della fiaba della Bella addormentata nel bosco.


Gilded Ashes di Rosamund Hodge 
(Cruel Beauty Universe #2) [eng]

“Gilded Ashes” è un racconto breve ambientato nello stesso mondo in cui si svolge “Bellezza Crudele”: Arcadia, la terra governata dal Signore Gentile, popolata da demoni e sormontata da un cielo color pergamena. Gli eventi qui narrati però si svolgono prima di quelli avvenuti nel libro principale, o durante, poiché non è possibile risalire ad una cronologia ben precisa. Quello che è certo, però, è che, nonostante il libro sia identificato come un seguito dell’altro, sicuramente non si svolge dopo di esso. Il mondo è lo stesso, ma la storia e personaggi sono ben diversi, anche se il Signore Gentile non mancherà di fare la sua comparsa. Anche in questo caso la Hodge torna a proporci una rivisitazione di una fiaba classica, stavolta quella di Cenerentola, e a rielaborarla in una chiave più drammatica e cupa. L’ambientazione non viene trattata molto, anche per quanto riguarda la società si hanno solo brevi cenni. Una scelta dell’autrice o forse una dimenticanza? Probabilmente la prima. Ad ogni modo a ciò è possibile ovviare facilmente tenendo a mente le descrizioni presenti in Bellezza Crudele. L’attenzione viene quindi focalizzata sulla storia e sui personaggi, che a dispetto del centinaio di pagine da cui il racconto è composto, ho trovato ben curate e approfondite. In pochi capitoli è riuscita a delineare perfettamente il carattere dei vari personaggi, a evidenziare i loro pregi e difetti, a far luce sul loro passato, e a creare un percorso di crescita e maturazione in ognuno di loro. L’unica cosa che mi è dispiaciuta è che la storia si conclude troppo velocemente e anche se è stato un bel finale, lascia che sia la nostra immaginazione a intuire cosa succederà dopo grazie alle buone basi con cui ci lascia. Ciò che più mi sono piaciuti sono stati i personaggi e il senso del racconto. L’intera storia ruota intorno al significato dell’amore. Ciò che è, quello che le persone sono disposte a compiere in suo nome e ciò a cui sono disposte a rinunciare. Come esso a volte ci distrugga, mentre altre ci fortifica e ci dà la forza di andare avanti e affrontare la vita a testa alta, giorno dopo giorno.


Il sogno della Bella Addormentata di Luca Centi 

Attratta dalla splendida cover e dalla trama particolarmente intrigante mi sono lanciata su questo libro con le aspettative a mille. Purtroppo invece ne sono rimasta un po’ delusa, o meglio, alquanto interdetta. Si tratta di un romanzo autoconclusivo, scritto da un autore nostrano e giunto nelle nostre librerie alcuni anni fa. Lo stile dell’autore è molto pulito e anche piuttosto scorrevole. Sono riuscita a leggerlo tutto in pochissime ore. L’autore ha prestato particolare attenzione allo studio del contesto storico e ciò si riflette nelle descrizioni dell’ambientazione e della società, ponendo anche grande cura nel descrivere l’abbigliamento dell’epoca. In base a quanto riportato nella trama si suppone che l’opera sia ambientata nella Londra di fine ottocento, ma in realtà questo è un errore, e anche grossolano a mio avviso, perché all’interno del libro la data riportata è il 1837 (e c’è un po’ di differenza!!!) e gli eventi storici descritti fanno infatti fede a questo anno. L’inizio del racconto lascia supporre una direzione verso il genere Steampunk, dove il progresso della scienza, con tutte le sue invenzioni, strani marchingegni e ingranaggi di ogni tipo, la fanno da padrone. Ammetto di non essere molto ferrata su questo genere. Ho letto veramente poco su questo argomento, ma penso di poter dire che da un libro Steampunk mi aspettavo più “steampunk”. Non fraintendetemi, tutto ciò c’è, ed è anche intorno ad uno di questi meccanismi che ruota tutta la storia, ma ho trovato la presenza degli elementi che caratterizzano questo genere molto leggera, molto rarefatta, poco incisiva diciamo. I personaggi li ho trovati interessanti e caratterizzati in maniera buona. La protagonista, Talia, mi è piaciuta. Intelligente, uno spirito libero, amante della scienza e un’inventrice come suo padre, di cui ne segue le orme. Molto affezionata ai suoi domestici e al ricordo del padre, è per rendere onore alla sua memoria e adempiere alla promessa che gli aveva fatto in punto di morte che la ragazza ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca di sette oggetti, i “Sette Peccati” inventati dal padre e che sono andati dispersi. Mi è piaciuto molto anche Nicholas, un giovane affascinante e particolarmente misterioso. Ciò che più mi ha lasciata insoddisfatta è stata però la storia stessa. In linea generale l’idea e l’intreccio li ho trovati buoni, ma un po’ acerbi. Manca qualcosa. Ci sono alcuni punti ciechi. Dei piccoli dettagli mancanti. Il finale molto triste e nostalgico l’ho trovato geniale per il suo significato, anche se mi ha sconvolta e lasciato in bocca un sapore dolce-amaro. Ok, parecchio amaro. 

mercoledì 20 aprile 2016

Recensione: "La battaglia dei pugnali" di Marie Lu

Salve gente! Stamani sono stata in giro a fare un po' di commissioni, mentre visto che oggi è bel tempo e la temperatura è decisamente salita ne voglio approfittare per andare a studiare fuori in giardino. Prima di scendere, però, passo di qui a lasciarvi il mio pensiero su una delle mie ultime letture, la quale mi è stata gentilmente fornita dalla Casa editrice, che ringrazio ancora. Mi riferisco a "La battaglia dei pugnali" di Marie Lu, uscito in libreria giusto alcuni giorni fa, il 14 aprile.
P.s. Ehm.. scusate la lunghezza della recensione, ma avendo scritto i miei pensieri in più momenti, durate e dopo la lettura, quando sono arrivata ad unire tutto mi sono ritrovata alle mani questo papiro XD

The Young Elites #1
Editore: Newton Compton (collana Vertigo)
Prezzo cartaceo: 9,90 €
Prezzo ebook: 4,99 €
Pagine: 350

Trama: Dieci anni fa il suo Paese è stato colpito da un'epidemia. Sono morti quasi tutti, e i pochi bambini rimasti in vita sono stati marchiati per sempre dalla malattia. I bei capelli corvini di Adelina sono diventati color argento, le sue ciglia bianche, e una brutta cicatrice le copre ora l'occhio sinistro. Il suo crudele padre la considera un'appestata, una maledizione per la casata degli Amouteru. Ma i sopravvissuti hanno acquisito anche straordinari poteri magici, per questo la popolazione li chiama "Young Elite". Teren Santoro è a servizio del re, dirige l'Inquisizione dell'Asse: il suo compito è scovare i sopravvissuti della Young Elite e annientarli. Lui li considera malvagi, eppure è lo stesso Teren a nascondere grandi ombre nel suo cuore. Enzo Valenciano fa parte della Società della Spada, un gruppo segreto all'interno della Young Elite, nato con il compito di combattere l'Inquisizione. Ma quando incontrerà Adelina, scoprirà che la ragazza possiede poteri che mai nessuno ha avuto prima e cercherà di convincerla a combattere al suo fianco.

Il mio pensiero: “La battaglia dei pugnali” è stato per me un libro sorprendente sotto molti punti di vista. Ho amato molto la precedente serie di questa autrice, la trilogia distopica iniziata con Legend, e affidandomi ciecamente alle capacità della Lu come scrittrice ho iniziato questa a scatola chiusa. Non avendo mai letto recensioni su questa sua nuova opera e non ricordandomi più molto bene la trama, avendola letta mesi fa, non avevo la minima idea di cosa aspettarmi. Ciò che sapevo era il suo genere: il fantasy. Il risultato è stata quindi una vera sorpresa e una storia completamente diversa da ciò che immaginavo. Nel complesso il libro mi è davvero piaciuto, ma allo stesso tempo non è riuscito a conquistarmi come speravo.
“La battaglia dei pugnali” è un libro complesso, dalle tinte cupe e carico di sentimenti contrastanti. In esso l’oscurità regna sovrana e incontrastata. Essa dilaga ovunque. Nel tessuto stesso della società, malata, corrotta e zoppicante per la crisi costante che imperversa da anni in tutto il regno di Kenettra, ma soprattutto nelle azioni, nelle menti e nei cuori dei personaggi. In ognuno di essi, nessuno escluso.
Fin dalla prima pagina sono rimasta completamente rapita dall’ambientazione. Il world building creato della Lu è qualcosa di incredibile. Per la sua creazione l’autrice ha attinto ampiamente alla storia europea, in particolare a quella relativa al periodo tardo medievale e inizio del rinascimento. Questo tratto si riflette in alcune delle dinamiche sociali, nella tipologia dei mestieri, nell’abbigliamento e sì, anche nei nomi dei personaggi, unendo tutto ciò ad una buona dose di fantasia e di originalità. Delineato in tutte le sue piccole sfumature, parola dopo parola e grazie alle bellissime descrizioni, questo incredibile mondo ha iniziato gradualmente a prendere forma nel mio immaginario. Una visione quasi tangibile intorno a me. Immaginare i vari personaggi muoversi all’interno di esso non è stato per niente difficile. In un territorio vastissimo, morfologicamente variegato, abitato da popoli diversi e governato da sovrani differenti, si ha una suddivisione in Territori del Cielo, del Mare e del Sole. In questo primo libro della serie la scena è focalizzata sui Territori del Mare, in particolare nel regno di Kenettra, dove si svolge tutto il racconto. Anni prima una terribile epidemia, chiamata malattia del sangue, aveva colpito la popolazione di tutti i territori, sterminando migliaia di abitanti e cambiando in maniera irreparabile coloro che ad essa erano riusciti a sopravvivere. I sopravvissuti hanno sì avuto salva la vita, ma ad un caro prezzo. La malattia ha infatti lasciato su di loro profonde tracce: cicatrici, macchie sulla pelle, un cambiamento totale nel colore di occhi o capelli ecc… Dei segni, dunque, che li ha resi diversi agli occhi degli altri e per questo delle creature imperfette. In alcuni di essi, però, l’aspetto fisico non è il solo cambiamento che è avvenuto. Alcuni hanno sviluppato anche capacità fuori dal normale che rende chi le possiede un èlite. Doti impossibili e impensabili per un essere umano e per questo essi sono visti da tutti gli altri con sospetto, reverenza o con odio. Ho trovato geniale questa idea della Lu e ho amato il modo in cui ha reso concretamente questi poteri. La capacità di manipolare l’energia e i filamenti che essa lascia nell’universo, visibili solo da coloro che hanno un’affinità forte con essa. Una capacità che si manifesta in modo diverso da persona a persona.
In tutto questo l’autrice ci propone una storia narrata da un’alternanza di molteplici punti di vista, anche se alla fine potremo dire che la protagonista è una sola, Adelina, un personaggio decisamente fuori dagli schemi. Una ragazza imperfetta, alla quale la malattia ha portato via la madre e ha sfigurato il suo bel volto per sempre, oltre a tramutare i suoi capelli da corvini ad argentei. È una ragazza a cui la vita ha dato solo sofferenza, da sempre. Mi si è stretto il cuore a leggere la sua storia. Lei non è cattiva per natura, ma è la vita stessa e le situazioni che ha vissuto, e che vive tuttora, ad averla resa tale. La paura, l’odio e il tradimento sono le uniche costanti della sua vita e questo lentamente piega e consuma la sua anima, fino a lasciar spazio solo alla vendetta. Nel complesso tutti i personaggi sono ben caratterizzati e con delle storie molto complesse alle spalle. Ciò che accomuna tutti è una grande oscurità nei loro cuori. Possono avere anche obiettivi giusti, ma pur di perseguirli sono disposti a tutto, anche a compiere azioni malvagie e travolgere chiunque intralci il loro cammino seguendo la via dell’egoismo. Questo è l’aspetto della storia che più mi ha colta di sorpresa. Probabilmente, se avessi saputo già in anticipo cosa aspettarmi, avrei potuto dare una valutazione maggiore. Ma per come sono andate le cose e, soprattutto, per come sono fatta io, non mi è andato molto giù questo atteggiamento dei personaggi. Solo perché la vita si comporta male con te, non significa che tu sia autorizzato a fare altrettanto con il resto del mondo. Far ciò per me significa arrendersi, lasciarsi trasportare dalla corrente e per il momento questo è proprio ciò che ha fatto Adelina. Si è lasciata trascinare nelle ombre, senza trovare la forza di combatterle.

3 fiorellini e mezzo

lunedì 18 aprile 2016

What's on my Bedside table? # 44 (Cress)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.

Buona sera, ragazzi! Tra il lavoro e altri impegni oggi sono stata fuori casa tutto il giorno e sono tornata tardissimo, ma non potevo saltare anche questa settimana la puntata di What's on my Bedside Table? e dunque eccomi qui a quest'ora tarda. Con la puntata di oggi inauguro i nuovi bannerini della grafica primaverile. Domani aggiornerò anche le pagine fisse, stasera se lo faccio rischio di addormentarmi sul pc XD. 
Poi, altro annuncio da fare è che il numero di blog che hanno adottato questa rubrica cresce sempre di più! Non sapete quanto mi renda felice sapere che la amiate al punto da volerla adottare suoi vostri angolini *-* Quindi oggi ne approfitto per citare tutti i blog che sono entrati a far parte della famiglia di What's on my Bedside Table? : Message in a bottle, Dreaming Fantasy, Divoratori di libri, Blog Expres e l'ultima aggiunta è Words of Books. Se non conoscete ancora questi blog, fateci un salto! Non ve ne pentirete ;D
E adesso veniamo al post vero e proprio e a ciò che si trova in questo momento sul mio comodino... un libro che aspettavo con trepidazione da tantissimo tempo e che sto leggendo in anteprima grazie alla casa editrice Mondadori, che ringrazio ancora moltissimo.


Scheda libro QUI
SUL MIO COMODINO C’È... l’edizione italiana di “Cress” di Marissa Meyer, il terzo e tanto atteso capitolo della serie The Lunar Chronicles, iniziata con "Cinder", e che uscirà in tutte le librerie tra pochissimi giorni, ovvero il 26 aprile. Dopo esattamente tre anni dall’uscita di Scarlet finalmente anche qui in Italia la serie è stata ripresa e sto ancora facendo i salti di gioia per la notizia. Oltre a questi la serie è composta anche da un quarto libro, intitolato “Winter” e da una serie di novelle che in patria sono state riunite nella raccolta “Stars Above”.

SONO AL... capitolo 3. Ho letto solo i primi due capitoli, ma già in base a quanto ho letto finora so che lo amerò. Comunque, la storia riprende circa una settimana dopo la fine di “Scarlet” e veniamo subito introdotti nel mondo di un nuovo personaggio, Cress. Un personaggio che era stato leggermente introdotto già a partire dal primo libro, ma che solo ora abbiamo modo di conoscere meglio. Per la storia di Cress la Meyer si è rifatta alla fiaba di Raperonzolo e le analogie tra le due figure e le innovazioni proposte dall’autrice, che si notano già in queste prime pagine sembrano promettere molto bene. L’attenzione viene poi spostata sulla Rampion e sul sue equipaggio di fuggiaschi, composto niente meno che da Cinder, l’affascinate Capitano Thorne e i miei adorati Wolf e Scarlet, e ovviamente la spumeggiante Iko!

SUL MIO COMODINO PERCHÉ... sono arrivata ad appassionarmi a questa serie libro dopo libro, nuovo personaggio dopo nuovo personaggio, e non vedevo l’ora di tuffarmi nuovamente in questo mondo in cui più retelling si intrecciano tra loro in modo originalissimo. 


Come me anche voi stavate aspettando questa uscita? Oppure non avete ancora iniziato la serie? In questo caso vi consiglio di rimediare al più presto perché merita davvero ;D

sabato 16 aprile 2016

E anche su Sparkle from Books è arrivata la primavera!

Buon pomeriggio, gente!
E finalmente anche sul blog è arrivata la nuova stagione! Sono in ritardo di quasi un mese, ma alla fine ce l'ho fatta a creare una veste primaverile per il mio angolino! Ci ho lavorato ad avanza tempo negli ultimi giorni e non ho ancora finito tutto. Ho cambiato tre o quattro volte l'Header perché non mi convinceva (va beh, almeno avrò delle basi da cui partire per la prossima primavera ahaha XD ) e devo ancora ultimare i banner per le rubriche. Domani lavorerò a questo e aggiornerò le varie pagine fisse.
Non sono affatto una patita del rosa, anzi! (pensate che la mia camera è tutta sul bianco e sul nero, anche se in tema floreale) però sono andata dietro alle tonalità delle immagini che avevo scelto per l'header e, inoltre, come colori li trovo particolarmente adatti alla stagione corrente
Anche per il sistema di rating ho optato per dei fiorellini. Non ho ben capito se siano delle violette o fiori di pesco, mah, onde evitare quindi li chiamerò solo "fiorellini". Ad ogni modo, quando pubblicherò la prossima recensione li vedrete meglio ;)

Beh, direi che per oggi ci siamo, perciò vi saluto che devo correre a cambiarmi per uscire! 
A presto *-*

giovedì 14 aprile 2016

Be mine, pls! #2


È una rubrica, a cadenza casuale, in cui vi mostrerò una mini classifica di quei libri (già usciti o di futura pubblicazione, in wishlist o che ho già a casa, ma che non sono ancora riuscita a leggere) che, in questo momento, richiamano a gran voce la mia attenzione e suscitano in me l'irrefrenabile voglia di leggerli immediatamente. 


Buondì followers! Il mese scorso vi avevo proposto una nuova rubrica, "Be mine, pls!", su quei libri che mi attirano di più in un certo momento, e beh, oggi ne ho preparato una seconda puntata perché ci sono moooolti titoli che mi stanno facendo prudere tantissimo le mani per la voglia che ho di mettercele sopra XD

Ecco dunque una sorta di top 5 di quei libri (che siano già usciti, o di futura pubblicazione, in wishlist o che ho già a casa, ma che non sono ancora riuscita a leggere), che richiamano a gran voce la mia attenzione e di cui ho una voglia irrefrenabile di leggere immediatamente.

BE MINE, PLEASE!
5°. "Forever. The Book of Ivy" (The Book of Ivy #1) di Amy Engel
4°. "Red Rising. Il Canto Proibito" (Red Rising #1) di Pierce Brown
3°. "The Rose & the Dagger" (The Wrath & the Dawn #2) di Renée Ahdieh [eng]
2°. "Cress" (The Lunar Chronicles #3) di Marissa Meyer

In ultima postazione vi è il distopico "Forever", che ho scoperto da poche settimane, ma da quando mi è comparsa davanti agli occhi la trama per la prima volta non riesco a smettere di pensarci. Mi intriga troppo questo libro! "Red Rising" è un altro libro di nuovissima uscita per l'Italia. Lo avevo in wish list già da tempo, ma ora che è giunto anche da noi, e me lo ritrovo letteralmente ovunque (sui blog, in libreria o addirittura in alcune conversazioni ecc..), vorrei leggerlo subito. "The Rose & the Dagger" è l'attesissimo seguito de La Moglie del Califfo, un libro che ho amato alla follia l'anno scorso. Finalmente il 26 di aprile uscirà e dovrà assolutamente essere mio. Sempre lo stesso giorno uscirà (stavolta in Italia) anche "Cress", terzo capitolo della serie de Le Cronache Lunari. Una serie che era stata interrotta alcuni anni fa, ma che per fortuna è stata ripresa da CE. Evvai! Sono strafelice e non vedo l'ora di scoprire come continuerà la storia! [Recensioni Cinder e Scarlet]

E AL PRIMO POSTO STA...
1°. "The Winner's Kiss" (The Winner's Curse #3) di Marie Rutkoski [eng]

Trama (del primo della serie): Vincere ciò che vuoi può costarti tutto ciò che ami.
Come figlia di un generale in un grande impero che vive di guerra e schiavizza tutti coloro che conquista, la diciassettenne Kestrel ha due scelte: unirsi alla milizia o sposarsi. Ma Kestrel ha altre intenzioni. Un giorno, rimane sorpresa nel trovare in un giovane schiavo venduto all’alta uno spirito a lei affine. Gli occhi di Arin sembrano sfidare tutto e tutti. Seguendo il suo istinto, Kestrel lo compra – con conseguenze inaspettate. Non passa molto tempo prima che lei debba nascondere il suo crescente amore per Arin. Ma anche lui ha un segreto, e Kestrel presto si rende conto che il prezzo che ha pagato per un altro essere umano è molto più alto di quello che lei avrebbe mai potuto immaginare.
The Winner’s Curse è una storia dove ogni cosa è in gioco, e la scommessa starà nel mantenere la testa o perdere il cuore. (tradotta da me)

E per concludere... "The Winner's Kiss", il terzo e ultimo capitolo della serie che è diventata la mia nuova ossessione e una delle mie preferite *se non l'avete ancora iniziata, fatelo suuuuubito!!!* Giusto alcuni giorni fa ho concluso "The Winner's Crime" che ho trovato bellissimo *_* Presto potrete leggerne la recensione (spoiler free), mentre se volete farvi un'idea sul tema di questa serie e su come sia questa meravigliosa storia potete già leggere la mia recensione del primo, "The Winner's Curse"

mercoledì 13 aprile 2016

Recensione: "Tra le braccia di Morfeo" di A.G. Howard

Giorno gente! Per oggi volevo proporvi una nuova puntata di Wonderful Quotes, ma ho cambiato il turno ad una collega e tra poco devo uscire, quindi non ho avuto tempo di tradurre le varie citazioni. Perciò vi lascio una recensione che avevo già preparato nei giorni scorsi: "Tra le braccia di Morfeo", secondo capitolo della serie Splintered di A. G. Howard che si concluderà tra poco anche qui in Italia.
[QUI recensione del primo della serie dal titolo "Il mio splendido migliore amico", mentre QUI il Dreamcast ad esso dedicato]

Splintered #2
Editore: Newton Compton (collana Vertigo)
Prezzo cartaceo: 14,90 €
Prezzo ebook: 4,99 €
Pagine: 404

Trama: Alyssa Gardner è stata nella tana del coniglio e ha affrontato il serpente. Ha salvato la vita di Jeb, il ragazzo che ama, è sfuggita alle macchinazioni dell'inquietante e seducente Morpheus e alla vendicativa regina Rossa. Ora tutto quello che deve fare è prendere il diploma, realizzare il suo sogno e frequentare una prestigiosa scuola d'arte a Londra. Sarebbe tutto più semplice se sua madre, appena uscita da una casa di cura, non si comportasse sempre in modo eccessivamente protettivo e sospettoso. E se il misterioso Morpheus evitasse di farsi vedere in giro per la scuola e non la tormentasse proponendole una pericolosa missione, un'altra sfida al paese delle Meraviglie, a cui lei, almeno in parte, appartiene...

Il mio pensiero: “Tra le braccia di Morfeo” inizia circa un anno dopo la conclusione del libro precedente. Un anno in cui Alyssa ha vissuto pienamente la sua vita umana, relegando ai margini del suo cuore la sua parte Netherling, anche se nei suoi sogni il Paese delle Meraviglie e un certo essere dai capelli blu sono sempre presenti. Un anno vissuto al fianco del suo ragazzo umano, Jeb, dedicandosi al conseguimento del diploma e pensando al proprio futuro come artista e come studentessa di arte in Inghilterra. Ma, una settimana prima della fine della scuola, le cose sembrano cambiare direzione e iniziano a precipitare inesorabilmente verso il caos completo. Strane e terribili visioni su un Paese delle Meraviglie devastato la tormentano. Dubbi sul rivelare o meno a Jeb la verità su di lei e sui ricordi perduti del ragazzo la consumano. L’improvvisa ricomparsa nella sua vita, e addirittura nella sua scuola, di Morpheus la disorienta. E in tutto questo la minaccia costituita dalla Regina Rossa si fa sempre più reale e pressante.
Dopo un inizio piuttosto lento e monotono, la storia (soprattutto grazie ad una presenza sulla scena maggiormente costante di Morpheus, maestro nello sconvolgere le carte in tavola) si riprende e il ritmo si fa sempre più incalzante. Inoltre, le macchinazioni, le bugie e i segreti sono sempre più fitti e inaspettati.
Altra cosa che mi è piaciuta è stata il cambio di ambientazione. L’intero libro si svolge nel mondo degli umani, ma adesso la normalità del regno dei mortali incontra la pazzia e la confusione più completa del Paese delle Meraviglie. La magia, le stranezze e molte creature provenienti dalla parte opposta della Tana del Coniglio si sono infatti riversati nel nostro mondo e per Alyssa far convivere i due mondi (così come le due diverse parti di sé) si rivelerà una sfida decisamente ardua. Trovo che le scenografie e il clima fantastico così cupo, un po’ inquietante e molto articolato siano i veri punti di forza del libro. Originali e ammalianti. Penso sia impossibile non restarne affascinati.
Per quanto riguarda il mio rapporto con i personaggi diciamo che non è dei più semplici e lineari. Quelli che più mi hanno sorpresa sono stati senza dubbio i genitori di Al. In questo capitolo hanno maggiore spazio e ci viene data la possibilità di far luce sul loro passato. Si sono rivelati entrambi pieni di sorprese e con molte più sfaccettature di quanto gliene davo credito. Jeb, per buona parte del libro non è molto presente, ma si fa sentire comunque purtroppo. Nel libro precedente non mi dispiaceva più di tanto, ma in questo sono arrivata a trovarlo davvero insopportabile. Fa di tutto per proteggere Alyssa in ogni situazione, ma, in questo caso, questo suo istinto protettivo io non lo vedo come una qualità positiva. In parte perché se non dosata bene la protezione rischia di sconfinare nella possessione, e in parte perché questo non dà alla ragazza la possibilità di proteggersi da sola o comunque di farle capire che ritiene che lei ne sia in grado. Alyssa è un personaggio piuttosto complicato. A tratti molto determinata, forte e davvero cocciuta, e a tratti insicura, scostante e con poca fiducia in se stessa. In lei lottano costantemente tra loro istinti umani ed istinti da Netherling e questo non le dà pace. Ho avuto come l’impressione che tutti i suoi progressi fatti nel libro precedente, sulla sua autostima e sul credere nelle proprie forze, siano andati di nuovo in fumo. Quello che non riesco proprio a digerire, però, è soprattutto il fatto che si ostini a vedere se stessa come composta da due entità separate, quando invece entrambi i suoi lati costituiscono la persona che è. Di conseguenza questo non fa che riflettersi in tutte le decisioni che prende e sul suo modo di percepire gli altri, adottando quindi due pesi e due misure per valutare chiunque. È il ritratto della negazione e della cocciutaggine, soprattutto quando entra in gioco Morpheus. Che dire invece di lui? Di questo Netherling affascinante, eccentrico e ingannevole? Beh, che è il personaggio che ho preferito in assoluto. La sua è la caratterizzazione meglio riuscita e tra queste pagine arriviamo a conoscerlo ancora più in profondità. Dietro la sua maschera di sfrontatezza e arroganza c’è tutto un mondo di emozioni e sentimenti. Dolce, molto fragile ed estremamente leale. Se con le parole è in grado di creare le bugie più complesse e macchinose, state sicuri che con le azioni non vi rivelerà altro che la verità.

4 cristalli

lunedì 11 aprile 2016

5 serie che ho finito, ma di cui non ho mai scritto la recensione! #1

Buongiorno ragazzi! Scusate se sono sparita negli ultimi giorni, ma quando avevo un momento libero lo passavo immersa nelle pagine di The Winner's Crime, il meraviglio seguito di The Winner's Curse della Rutkoski. Questa serie è appena diventata una delle mie preferite!!! e quindi sappiate che vi parlerò fino allo sfinimento di questi libri e ve ne parlerò ancora e ancora fino a che non li avrete letti... Muahahaha *risata malefica....* 
Comunque, come avete letto dal titolo del post, oggi non ho pubblicato la rubrica What's on my Bedside table? per il semplice fatto che al momento non sto leggendo niente (ancora per colpa di The Winner's Crime, che ho concluso ieri e il cui ricordo è ancora troppo fresco e forte per potermi dedicare ad altro), ma farò una cosa un po' diversa. Avevo in mente di pubblicare questo post già da tempo, ma per un motivo o per un altro ho sempre rimandato. Purtroppo non sempre riesco a scrivere le recensioni di tutti i libri che leggo. Alcune mi sfuggono. Per questo ho pensato di pubblicare ogni tanto dei recap su quelle serie che negli anni ho finito, ma di cui non ne ho mai parlato qui sul blog con una recensione.

1. TRILOGIA DELLE GEMME di Kerstin Gier
Questa serie l'ho letta e amata anni fa, molto prima che aprissi il blog. Scritta da un'autrice tedesca, ma ambientata a Londra narra di una storia incentrata sui viaggi nel tempo. L'originalità di questa storia, nonostante siano passati anni, non smette ancora di stupirmi e l'azione, il mistero e la grande ironia sono solo alcune delle caratteristiche di questi libri. Finito Green, ricordo ancora come se fosse ieri, ho portato il lutto per più di una settimana perché la serie era finita e non avrei più potuto leggere altro sulle avventure di Gwendolyn e Gideon 
(Piccolo appunto. Questa serie, per me, è senza dubbio migliore di quella  più recente dei sogni scritta sempre dalla Gier. QUI recensione di Silver)


2. SHATTER ME di Tahereh Mafi
Di questa serie in Italia è uscito solo il primo volume, con il titolo "Schegge di me", e per fortuna mi sono decisa a proseguirla in lingua perché è una serie che merita tantissimo ed è diventata una delle mie preferite in assoluto, adesso a fianco di quella di "The Winner's Curse.. *leggete qui libri!!!*. Libro dopo libro la storia si evolve tantissimo e in maniera davvero sorprendente. Prevedere la piega che prenderanno gli eventi è impossibile e l'evoluzione della storia e dei personaggi stessi è qualcosa di incredibile. Nello stesso tempo in cui cambia Juliette, apre gli occhi, impara ad accettare se stessa e quello che è, anche la prospettiva sul mondo distopico creato dalla Mafi cambia. Si allarga e si fa più chiaro. Ma il vero gioiello del libro sono senza dubbio i personaggi. Splendidi
[Alcuni link: recensione di Schegge di me, di Destroy me, Dreamcast del libro, citazioni Destroy me, Ignite me]


3. THE SYRENA LEGACY di Anna Banks

Questa serie è giunta anche da noi in Italia, ma non so bene fino a che punto siamo con le traduzioni. Se non ricordo male dovrebbe essere uscito fino al secondo libro. L'ho iniziata perché attratta dalle splendide cover e dalla trama particolare del primo. "Of Poseidon" mi era piaciuto. Le sirene non sono tra le mie figure fantastiche preferite, ma queste presenti in questa serie non mi erano affatto dispiaciute. Le avevo trovate affascinanti e con poteri molto particolari. La storia e i misteri legati al passato mi avevano molto incuriosita e stupita. I due libri successivi invece non hanno avuto lo stesso effetto. Diciamo che con il passare delle pagine la storia perdeva un po' di smalto.


4. PERCY JACKSON E GLI DEI DELL'OLIMPO di Rick Riordan

Questo è il perfetto esempio di una serie che libro dopo libro migliora sempre di più. Con il passare dei libri i personaggi crescono, sia in età che in esperienza e carattere. Diventano più grandi sotto tutti i punti di vista e le avventure che devo affrontare cambiano insieme a loro. La parte mitologica, elemento che ho davvero amato, è ben strutturata e il rimando al mondo Greco è fedele e allo stesso tempo rielaborato in maniera molto originale. I primi due libri li ho trovati carini, ma niente di più. Molto giovanili diciamo, e adatti ad un pubblico molto giovane. Ma è dal terzo che le cose cambiano e lentamente sono arrivata ad amare la storia sempre più.
[QUI recensione de Il ladro di Fulmini]

5. COVENANT di Jennifer L. Armentrout [eng]
E per finire qualche parola sulla serie Covenant della Armentrout, uscita al momento solo in patria, ma se non sbaglio, ultimamente stanno girando alcune voci su un suo eventuale arrivo anche qui in Italia. Ho da poco concluso anche la serie Lux e anche se sono due storie completamente diverse devo dire che ho preferito questa sulla mitologia greca. O meglio, i primi libri della serie iniziata con Obsidian i erano piaciuti molto, ma i seguiti non li ho trovati all'altezza. Con questa invece è stato il contrario. Libro dopo libro mi piaceva sempre di più e l'azione è l'elemento base di tutta la storia. Non lo nego, i primi ricordano molto la serie Vampire Academy della Mead, ma più la storia prosegue e più acquista originalità e le similitudini con l'altra si dimenticano facilmente. Adesso non vedo l'ora di iniziare la serie spin-off che vedrà come protagonista uno dei miei personaggi preferiti *evvai!*
[Alcuni link: recensioni di Half Blood e Pure, e citazioni da entrambi]

mercoledì 6 aprile 2016

Recensione: "Scarlet" di Marissa Meyer

Buon pomeriggio gente! Mancano sempre meno giorni all'uscita italiana di "Cress" di Marissa Meyer e non sto più nella pelle. Fremo letteralmente di gioia! Nel frattempo, per prepararmi alla lettura del terzo capitolo della serie, il mese scorso ho riletto i primi due. Di Cinder vi ho già parlato QUI mentre oggi vi parlerò di "Scarlet".

The Lunar Chronicles #2
Editore: Mondadori (collana Chrysalide)
Prezzo cartaceo: 17,00 €
Prezzo ebook: 4,99 €
Pagine: 427

Trama: Anno 126, Terza Era. Androidi e umani popolano le strade di Nuova Pechino, sotto lo sguardo implacabile degli abitanti della Luna. Cinder, giovane cyborg e legittima erede al trono lunare, evade dalla prigione in cui è stata rinchiusa per partire alla volta di Parigi, alla ricerca della donna che in passato l'ha nascosta dalla malvagia Regina Levana. Il suo destino si intreccia a quello di Scarlet, giovane contadina francese costretta ad abbandonare la sua fattoria per ritrovare la nonna, scomparsa senza lasciare traccia. Insieme, con l'aiuto dell'ambiguo Wolf, esperto di combattimenti clandestini, e dell'affascinante cadetto Carswell Thorne, Scarlet e Cinder scopriranno di dover combattere un nemico comune: la Regina Levana, pronta a scatenare la guerra per indurre il principe Kai a sposarla e affermare la supremazia dei Lunari sulla Terra. Vigilata da una luna ostile e minacciosa, Scarlet, moderna Cappuccetto Rosso, dovrà attraversare una città insidiosa come il profondo del bosco, e scoprire se dietro il conturbante Wolf si nasconde un alleato... o un predatore.

Il mio pensiero: Splendido. Veramente uno splendido seguito. Come avevo sospettato alla fine della lettura di “Cinder”, il primo capitolo della saga, questo secondo tassello della storia si è rivelato esattamente all’altezza delle mie aspettative ed è riuscito a conquistarmi completamente.
Gli eventi narrati riprendono esattamente pochissime ore dopo la tragica conclusione del libro precedente: con il caos completo scoppiato nel palazzo imperiale di Nuova Pechino, durante il ballo annuale per celebrare la pace sancita 126 anni prima tra tutti i paesi della Terra. Ballo che si è tenuto immediatamente dopo l’incoronazione del Principe Kai ad Imperatore; dopo l’arresto di Cinder e il suo risveglio nelle prigioni del Commonwelth, in attesa per essere condotta come prigioniera sulla Luna, e dopo la scoperta della ragazza delle sue vere origini e del suo retaggio. Il tutto però iniziato a narrare da un’angolatura diversa. Ai punti di vista precedentemente usati, ovvero quelli di Cinder e di Kai, ne vengono adesso aggiunti altri, ma il più incisivo è sicuramente quello di Scarlet. Una dei nuovi protagonisti aggiunti al romanzo.
La scelta di utilizzare molteplici PoV, o comunque in un numero superiore a due, spesso può risultare fuorviante o può portare il lettore a sentirsi sopraffatto. Ciò però non è avviene in questo romanzo. L’autrice è stata maledettamente brava nel sapersi giostrare tra le varie prospettive e nel calibrare le varie voci narranti. Ognuna è resa indispensabile e adattata alla perfezione al carattere del personaggio che viveva quei momenti.
La storia, fin dai primi capitoli, prende letteralmente il volo. Il suo carattere introduttivo viene definitivamente abbandonato e possiamo quindi dire che sia questo il momento in cui si entra finalmente nel vivo del racconto. L’intera opera è caratterizzata da una forte dinamicità. Il ritmo è molto veloce, incalzante, ma riesce a rallentare nei punti giusti e a dare al lettore il tempo necessario per assimilare tutte le nuovissime informazioni di cui veniamo a conoscenza. Molti segreti vengono svelati e inizia adesso a dipanarsi davanti a noi la vera trama della storia, con tutti i suoi infiniti intrecci e nodi da districare per poter finalmente giungere ad intravedere il bellissimo e complesso disegno che potremo assaporare a pieno alla fine di questa saga. Vengono aggiunte nuove ambientazioni, e la scena si sposta (anzi, si alterna) da Nuova Pechino alla Francia, nella Federazione Europea. Ma l’elemento più peculiare, e che fa sì che questa storia mi piaccia sempre di più, è l’aggiunta di un’altra fiaba all’interno di quella già avviata in Cinder. Si hanno quindi due retelling fusi insieme, che si affiancano e si completano a vicenda. Quello di Cenerentola e quello di Cappuccetto Rosso. Come per l’altra fiaba, anche qui i tratti salienti e più caratteristici della storia sono mantenuti, ma sono anche integrati e sviluppati dalla Meyer con grande maestria e una buona dose di originalità.
Le ambientazioni continuano a piacermi e ad essere curate in ogni dettaglio. Ma la marcia in più di questo capitolo è data sicuramente dai personaggi. Ognuno di loro. Sia quelli vecchi che quelli nuovi. Cinder cambia moltissimo. O meglio, è sempre la stessa ragazza di prima: leale, determinata e con un grande cuore, ma lentamente riesce adesso a lasciarsi alle spalle le sue insicurezze e la repulsione per se stessa accettandosi per quella che è. La vera lei. Quella che giorno dopo giorno scopre sempre un pezzettino di più. Kai non ha grandissimo spazio, ma non per questo i capitoli a lui dedicati sono meno importanti o meno significativi. Li ho trovati molto utili per apprendere di più sul suo carattere. Il vero gioiello sono però le new entry. Il capitano Thorn è riuscito a conquistarmi fin dal primo affascinante sguardo, con la sua irriverenza, schiettezza e grande ironia. Si rivela essere una bravissima persona e un vero amico per Cinder. Stessa cosa posso dire per Scarlet e Wolf, che mi sono entrati nel cuore fin dalle prime pagine. Scarlet con la sua testardaggine, lungimiranza e la sua passione. Dà tutta se stessa in ogni cosa che fa e non ci pensa su due volte prima di lanciarsi in situazioni pericolose per salvare chi ama. Wolf è impossibile non amarlo. Un ragazzo taciturno, dall’animo tormentato, ma allo stesso tempo molto fragile. Duro, ma anche dolcissimo. Il suo incontro con Scarlet metterà in discussione tutto ciò che era la sua vita e lo porrà di fronte a nuove possibilità e scelte. Un cammino che potrà portarlo ad essere la persona che desidera veramente essere. E per finire, come non citare Iko? Il “chip” per androide dalla personalità così umana e spumeggiante. Sempre capace di strapparmi una risata. Se poi uniamo le battute sue a quelle di Thorn allora si che il divertimento è assicurato.

4 "cristalli" e mezzo