venerdì 24 novembre 2017

Bookish Thoughts #5 (Love for maps!)

È una rubrica a cadenza casuale, dal nome un po’ banale, ma che racchiude perfettamente ciò di cui parlerò nelle sue puntate, ovvero: pensieri sparsi sul mondo dei libri! 


Buon pomeriggio, compagni di letture! Sì, lo so, sono di nuovo sparita e mi dispiace, ma il tempo libero che ho a disposizione in questo periodo è praticamente pari a zero. Tra le tante cose che ho in ballo, sono anche entrata nel vivo della scrittura della tesi, urrà!!! 

Comunque, visto che non sono riuscita a concludere neanche una minuscola recensione, e oggi mi prudono le mani dalla voglia di scrivere qualcosa sul blog, ho pensato di parlarvi di un tema che è saltato fuori alcuni giorni fa in una mia conversazione con Veronica di She was in Wonderland, ovvero.... LE MAPPE DEI LIBRI!
Ogni buon libro fantasy che si rispetti ne ha una, o almeno dovrebbe, e io le adoro. Tantissimo. Oltre ad essere esteticamente belle, sono anche estremamente utili per meglio comprendere la storia narrata tra le pagine del libro in questione.
Non so, forse è una mia deformazione professionale, in quanto archeologa il mio istinto mi dice sempre, come prima cosa, di inquadrare topograficamente [su una mappa, in sostanza] e cronologicamente quel dato evento od oggetto, oppure è semplicemente il mio modo di pensare. Fatto sta che se riesco a visualizzare non solo mentalmente, ma anche fisicamente un luogo o un percorso compiuto da alcuni personaggi, riesco anche a ricordarmi meglio la storia e sentirla più reale. 
Purtroppo non in tutti i libri tradotti dall'inglese all'italiano le mappe vengono mantenute. Problemi di costi?! Altre difficoltà editoriali?! Non saprei e non voglio nemmeno addentrarmi nella questione o scatenare una discussione a riguardo. In ogni caso, mi sono resa conto che nei libri in lingua sono una certezza, mentre in quelli tradotti beh... un po' meno.

Quali sono le vostre mappe preferite? Io adoro quelle in bianco e nero, o nei toni del seppia, quelle che danno quell'effetto "anticato" che tanto amo. La maggior parte delle mappe ha questa linea (per fortuna XD ) però ci sono anche a colori, ma ne ho viste davvero poche in giro. 
Nelle due foto che ho scattato qui ho inserito alcune delle mie preferite. Con tantissimi dettagli, nomi di luoghi, disegni e rappresentazioni di terre bellissime e sconfinate. 
Qualche esempio? Quelle della prima serie della Bardugo, The Grisha Trilogy, oppure "An Ember in the Ashes" e il suo seguito, della Tahir. Di questi due libri mi piace moltissimo il fatto che alla fine del libro ci sia anche un'altra mappa (diversa nel primo da quella presente nel secondo) relativa a delle aree precise. Le mappe della Tahir, se non sbaglio, sono presenti anche nelle edizioni in italiano, o meglio, per "Il dominio del fuoco" ne sono sicura. Altra serie bellissima, che amo e vi straconsiglio, e correlata di una mappa meravigliosa è quella di Marie Rutkoski, "The Winner's Trilogy".  Splendida è anche quella presente ne "La lettrice" di Traci Chee. Questo libro ce l'ho in italiano e anche se la cover è parecchio discutibile, l'edizione interna è spettacolare ed ha pure una mappa mozzafiato. Poi come non parlare di ognuno dei libri della mia adorata Maas?! Le più belle per me sono quelle della serie "A Court of Thorns and Roses", ancora inedita qui da noi. Quella del terzo libro è la mia preferita perché ricca di maggiori dettagli. Bellissime sono anche quelle della serie de "Il trono di ghiaccio" che purtroppo non sono state riportate nelle edizioni in italiano.

E basta, direi che è meglio fermarsi qui altrimenti potrei proseguire all'infinito ahaha XD 
Sono curiosa, fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate voi e sopratutto quali sono le vostre preferite?

lunedì 13 novembre 2017

What's on my Bedside table? # 67 (Ti ricordi di me?)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.

Buongiorno, ragazzi! E buon inizio della settimana :) Scusate l'assenza, ma in questo periodo ho tantissime cose da fare e sono dietro a diversi progetti, e di conseguenza il tempo da dedicare alla blogsfera scarseggia. Metto cinque minuti in pausa la scrittura della tesi per parlarvi della mia attuale lettura e poi in giornata finirò anche di rispondere a tutti i vostri commenti, promesso! Nei prossimi giorni poi vorrei pubblicare anche un paio di recensioni e inoltre ho in cantiere alcuni post un po' particolari, che spero vi piaceranno ;)

SUL MIO COMODINO C’È... “Ti ricordi di me?”  un romanzo rosa autoconclusivo di Sophie Kinsella, famosissima per la serie di I love Shopping, da cui alcuni anni fa è stato tratto anche un film.

Scheda libro QUI
SONO A... pagina 52. Sono sempre all’inizio, ma la trama della storia mi piace moltissimo (alcuni atteggiamenti della protagonista un pochino meno, ma c’è sempre tempo per un’evoluzione XD). Conosciamo la nostra protagonista, Lexi, alla fine di una giornata particolarmente sfortunata, la quale, ciliegina sulla torta, culmina con una sua caduta, con conseguente perdita di sensi, durante un inseguimento al taxi sotto la pioggia e sui tacchi. Al risveglio in ospedale, però, ben presto si accorge che c’è qualcosa che non va. Piccoli particolari che la rendono ancora più confusa, come la camera d’ospedale super chic, oppure la sua manicure praticamente perfetta, o l’aspetto di sua madre, che nel giorno di una notte sembra invecchiata di anni e beh… questo perché in effetti sono passati ben tre anni dallo sfortunato incidente del taxi! Coma, direte voi (come in effetti pensa anche Lexi? No. Amnesia. Tutto ciò che è successo negli ultimi suoi tre anni di vita si sono come volatilizzati. Puff. Spariti. Tabula rasa. E adesso tutto è diverso, soprattutto se stessa.

È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... sabato me lo ha prestato una mia amica ed ero così curiosa che appena finito “Even the Darkest Stars” l’ho iniziato. A lei è piaciuto moltissimo e dopo che me ne ha raccontato la trama la mia curiosità è salita alle stelle.

Qualcuno di voi lo ha letto? Cosa avete letto di questa scrittrice? Nel mio caso questo è il suo primo romanzo che leggo.


lunedì 6 novembre 2017

What's on my Bedside table? # 66 (Even the Darkest Stars)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.

Good evening, compagni di letture! Ultimamente arrivo sempre a sera a pubblicare, uff. Volevo guardare una puntata della seconda stagione di "Stranger Things" ma il sonno mi sta reclamando a gran voce, ma prima di andare a dormire voglio assolutamente parlarvi della mia attuale lettura. Un libro che mi sono ritrovata a leggere per caso, ma che pagina dopo pagina è riuscito a conquistarmi!

Scheda libro QUI
SUL MIO COMODINO C’È... “Even the Darkest Stars”, ancora inedita in Italia, è il primo capitolo di una serie fantasy uscito dalla penna di una scrittrice canadese, Heather Fawcett.

SONO A... pagina 205. Sono quasi a metà del libro e lo sto adorando. Davvero. Inizialmente la trama mi ispirava ma non tantissimo e per questo non mi aspettavo che mi sarebbe piaciuto così tanto. È scritto molto bene ed è davvero originale. Ruolo centrale nel racconto lo ha la montagna, in tutte le sue sfumature. Le descrizioni sono meravigliose e l’alone di mistero che avvolge il paesaggio, insieme alla forte presenza della magia e alle molte e varie figure fantastiche rende il tutto ancora più affascinante. Non avevo mai letto niente del genere e dalla storia l’amore dell’autrice per la scalata si percepisce.  

È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... l’ho ricevuto come libro misterioso all’interno della mia prima box librosa, la Fairy Loot di settembre (per saperne di più su questo tema, QUI ve ne parlo).

Conoscevate questo titolo? Che ne dite di questa storia, vi ho incuriosito almeno un po’? ;) Cosa si trova invece sui vostri comodini questa settimana?

giovedì 2 novembre 2017

New entry in my Shelf #19

È una rubrica ideata da me, in uscita a cadenza casuale, in cui vi mostro tutte le mie nuove entrate cartacee. 

Sera a tutti, gente! Ieri sono stata al Lucca Comics & Games e sabato ci tornerò, quindi nei prossimi giorni potrete leggere qui sul blog il resoconto della mia esperienza. Ho già scattato un sacco di foto e visto molte cose interessanti. Ma torniamo all’argomento di questo post, ovvero le mie nuove entrate librose di questi due mesi appena passati.

Come oramai saprete, ho ridimensionato di molto il volume degli acquisti e cerco di leggere sempre un libro appena mi arriva, quindi anche quelli che vi mostrerò oggi li ho già quasi letti tutti. Ho inoltre deciso di modificare l’impostazione di questa rubrica. Ho abbandonato le schede chilometriche, con i dettagli dell’edizione, prezzo, trama ecc.., virando verso un’impaginazione più semplice e veloce da leggere, con le mie chiacchiere e il link di rimando alla pagina amazon dei relativi libri.
Tra le entrate in inglese figurano due preordini che feci se non sbaglio prima dell’estate per due libri che desideravo tantissimo. Uno è Wonder Woman. Warbringer[amazon] di Leigh Bardugo, di cui vi ho già parlato in una recensione [QUI] e l’altro è Tower of Dawn” [amazondella mia adorata Sarah J. Maas. Si tratta del sesto libro della serie fantasy Thone of Glass [Recensione 1 | 2 | 3 ] di cui anche in Italia è stata ripresa la pubblicazione. Se non l’avete ancora iniziata, fatelo! Merita tantissimo. Poi c’èEven the Darkest Stars [amazon] di Heather Fawcett, che ho trovato nella bellissima FairyLoot Box di settembre [QUI ve ne parlo]. E per finire Uprooted[amazon] di Naomi Novik, uscito da poco anche in Italia per Mondadori con il titolo “Cuore Oscuro”. L’ho terminato giusto ieri sera e che dire.. l’ho davvero amato! A breve la recensione. 
Tra i nuovi arrivi italiani vi sono i primi due volumi della trilogia distopica di Suzanne Collins, "Hunger Games" e "Hunger Games. La ragazza di fuoco" [amazon]. Lessi in ebook questa trilogia anni e anni fa, una delle mie prime avventure con questo genere , e finalmente adesso possiedo tutti e tre i volumi anche in edizione cartacea. In fine c’è La lettrice[amazon] di Tracii Che, in realtà arrivato e letto a primavera, ma nell’ultima puntata avevo dimenticato di mostrarvelo. Non avevo grandi aspettative verso questo libro e invece, già dalle prime pagine, ho dovuto ricredermi. Mi ha sorpresa moltissimo. Mi sono davvero emozionata e rimasta completamente affascinata dalla storia. Originale ed estremamente ammaliante. Non vedo l’ora di poter leggere il seguito. Per fortuna da noi dovrebbe arrivare agli inizi dell’anno nuovo.

martedì 24 ottobre 2017

What's on my Bedside table? # 65 (Cuore oscuro/Uprooted)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.

Buondì, followers! Anche oggi arrivo con un giorno di ritardo a pubblicare la rubrica "What's on my Bedside table?", ma pazienza. L'importante è recuperare :D  Leggete qui sotto per sapere cosa si trova sul mio comodino e qual'è il mio pensiero finora sulla lettura...


SUL MIO COMODINO C’È... “Uprooted” di Naomi Novik, un romanzo fantasy autoconclusivo uscito da pochissimo anche in Italia, grazie alla Mondadori, con il titolo “Cuore oscuro”.

Scheda libro ITA e ENG
SONO A... pagina 54. In una valle cosparsa di piccoli villaggi, in cambio di protezione, ogni dieci anni una ragazza viene scelta per andare a vivere con il Drago che vive nella torre che si erge ai confini del territorio. Non si tratta di un vero e proprio drago, ma di uno stregone molto potente, che con la sua magia è in grado di vivere per centinaia di anni e proteggere gli abitanti e tutti coloro che si avventurano troppo vicino alla Foresta dalla magia oscura che da essa si sprigiona. Dieci anni sono ormai passati ed è tempo di scegliere la nuova ragazza… Sono bastate pochissime pagine a far sì che me ne innamorassi. Mi piace molto lo stile dell’autrice, mentre leggo mi sembra quasi di essere io stessa la protagonista, di vivere la storia in prima persona, e non un semplice osservatore esterno. Le informazioni che ci vengono fornite all’inizio sul worldbuilding non sono tantissime, ma  sono state sufficienti a scatenare la mia curiosità e far aumentare la mia voglia di leggere sempre più pagine, tutto al fine di scoprire come continuerà la storia e cosa si cela dietro al mistero della Foresta stregata. 

È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... puntavo questo libro da anni. Avevo letto molti pareri entusiasti e me ne era stato parlato benissimo da Juliette, ma per un motivo o per un altro ne ho sempre rimandato l’acquisto. Con l’uscita italiana la mia curiosità è tornata alle stesse e finalmente mi sono decisa a prenderlo.

Che ne pensato di questo libro? Quale edizione preferite? Io sono stata parecchio indecisa, ma alla fine ho optato per la cover che amo, quella che punto da anni. Cosa si trova invece sui vostri comodini?

domenica 22 ottobre 2017

Bookish Thoughts #4 (TBR Pile: qualche trucco per evitare di restarne sommersi)

È una rubrica a cadenza casuale, dal nome un po’ banale, ma che racchiude perfettamente ciò di cui parlerò nelle sue puntate, ovvero: pensieri sparsi sul mondo dei libri!

Buona domenica a tutti, ragazzi! Questa settimana sono stata completamente assorbita dallo studio e non ho avuto molto tempo da dedicare alla blogsfera. Oggi che sono più libera ne approfitto per pubblicare qualcosina e procedere anche all’estrazione dei fortunati vincitori del giveaway che si è concluso ieri.

Ma adesso veniamo al tema centrale del post. Nella puntata di oggi di Bookish Thoughts ho pensato di parlare di un argomento che sta a cuore ad ogni amante dei libri e con cui ogni lettore ha un rapporto di amore/odio… la TBR Pile, ovvero la pila di libri da leggere. Quei libri che compriamo, riceviamo in regalo, scambio o in prestito, ma che invece di leggere subito lasciamo accumulare in casa fino a raggiungere piccole pile che con il tempo rischiano di crollarci addosso.
Da instancabile lettrice anche a me è capitato di accatastare pile su pile di libri ancora da leggere. Proprio per questo, alcuni anni fa, dopo che la situazione ha rischiato di sfuggirmi completamente di mano, sono corsa ai ripari e ho preso alcuni provvedimenti che mi hanno aiutata a ridurre la mia TBR Pile. Come potete vedere dalla foto qui a lato, i miei libri da leggere oggi si sono ridotti a questi quattro volumi e basta.
Ovviamente non esiste una formula magica o una scienza esatta su come impedire di raggiungere pile alte chilometri. La semplice formula del “non prendere nuovi libri” è sicuramente la risposta più immediata al problema, ma è anche una cosa impossibile per noi Booklovers e come risultato ci farebbe solo scappare a gambe levate da chiunque ci abbia proposto una soluzione del genere, urlando nel frattempo: “SACRILEEEGIOOOOO!!!”. 

Ciò che troverete quindi in questo articolo sono dei consigli, dei suggerimenti su come fronteggiare la TBR Pile, che ho buttato giù basandomi sulla mia esperienza e che nel mio caso hanno dato i risultati sperati.

v  La prima cosa da tenere a mente è che non dobbiamo MAI vedere la nostra TBR Pile come un peso, un qualcosa di negativo, ma come una risorsa (ehi, è pur sempre un piccolo tesoro a cui attingere in ogni momento, anche in quelli disperati, quando non abbiamo tempo di andare in libreria o ci  è proprio impossibile farlo.)

v  Creare dei registri. Aiutano a tenere la situazione sempre sott’occhio e a pianificare i passi successivi. Non deve trattarsi di niente di complesso con grafici, fogli Excel ecc… ma qualcosa di semplice e veloce, da usare solo come riferimento e aiuto per la memoria.  Io, ad esempio, ad ogni nuova stagione creo una pagina Word in cui inserisco tutti i libri che ho già e devo sempre leggere e man mano che me ne arriva uno nuovo lo aggiungo alla lista. Quando ne leggo uno invece lo cancello con un frego. Sotto alla lista ho poi inserito la parte dedicata al conteggio: libri di partenza; acquisti; regali; libri letti e così via.. Voci che aggiorno man mano che ci sono cambiamenti. Ad ogni nuova stagione tiro le somme e creo un nuovo file con i libri rimasti e poi sono pronta per ripartire.

v Stabilire limiti ed obiettivi: in questo fondamentali sono la flessibilità e l’equilibrio. La flessibilità sta sia nel periodo di tempo che ci diamo per portare a termine quel determinato obiettivo (mensile o stagionale. Io propendo per quest’ultima modalità perché dà un margine più ampio) che nel modo in cui ci approcciamo alla nostra missione. Teniamo presente che non dobbiamo essere, né sentirci “schiavi” della nostra TBR pile, ma è lai al nostro servizio. Non è un compito per casa e non ci insegue nessuno se non riusciamo a portare a termine l’obiettivo al primo colpo (ok, se escludiamo la nostra coscienza e i sensi di colpa XD). L’importante è non demordere e cercare di essere costanti e non abbandonare la speranza. Se non siamo riusciti ora, riusciremo il prossimo mese/stagione. Per quanto riguarda l’equilibrio il trucco sta nel “non esagerare” nelle quantità. Dobbiamo cercare di essere realistici e imporci cose fattibili da fare. Ad esempio, obiettivi come diminuire la pila di 10-15 libri a mese/stagione, oppure scegliere di non prendere niente fino a che non se ne siano letti 10, 20 ecc.., anche se ammirevoli possono essere controproducenti.  La Wishlist è una grande tentazione e se cediamo ad essa infrangendo i nostri buoni propositi poi ci restiamo male. Partite con piccole quantità (uno, due, tre libri alla volta) per poi magari aumentare o restare costanti, permette di vedere fin da subito alcuni risultati, piccoli, ma pur sempre risultati e questo è l’importante.
  
v  Far calare la pila non equivale a smettere di comprare libri. Bisogna solo essere più accorti e cercare di rispettare alcuni limiti. Il più importante, e che non dovremmo mai dimenticare se vogliamo che la pila diminuisca senza durare una fatica immane, è: comprare meno libri di quanti se ne leggano nello stesso periodo di tempo (mese/stagione). In questo a me ha aiutato molto ridurre il numero di libri acquistati ad ogni ordine. Sono mesi ormai che compro un libro, massimo due, alla volta e lo leggo subito appena arriva. Ordini piccoli, magari fatti con più frequenza, che aiutano a ridurre gli accumuli. 

v  Partecipare a challenge. Molto spesso capita di perdere interesse in alcuni dei libri che abbiamo da tempo e nonostante la consapevolezza di averli lì, a portata di mano, la voglia di leggerli non arriva mai. Quando avevo tantissimi libri non letti ho trovato nelle challenge annuali presenti in giro sui blog un grande aiuto a questo problema. Quando si hanno tantissimi libri già a casa è facilissimo trovarne qualcuno che rispecchi i vari requisiti che richiedono le sfide per il completamento delle numerose tappe.

v Programmazione letture. La scelta delle letture è qualcosa di molto soggettivo e che varia, anche nella stessa persona, in base a tantissimi fattori (nuove uscite, regali, blocco del lettore, perdita di interesse, impegni lavorativi o universitari ecc..) In funzione dello smaltimento della nostra pila io però suggerisco questi due percorsi: A) il primo, che utilizzavo fino a non molto tempo fa, consiste nel creare piccole TBR list stagionali (oppure mensili) in cui inserire tutti quei libri che abbiamo intenzione di leggere in quel periodo, includendo sia libri che già abbiamo sia quei libri che siamo sicuri compreremo di lì a breve (ad esempio nuove uscite che attendiamo). Anche in questo caso però non dovremo esagerare nelle quantità, tenendo presente la nostra velocità di lettura ed eventuali extra letti spinti dall’impulso del momento. Meglio stilare Tbr list composte da pochi libri e completarle, rispetto a Tbr List immense e lasciate a metà o meno; B) scegliere le lettura di volta in volta, lasciandosi puramente guidare dall’impulso o fare progetti a breve termine, che è il metodo che uso ora e forse più indicato per chi non ha tantissimi libri accumulati. In ogni caso è importantissimo ricordare che le tbr list non devono essere una costrizione, ma un aiuto e una linea guida.

v  E per finire, l’ultimo consiglio che vi do è questo: la pila, una volta calata, va mantenuta. Possiamo darci un tetto massimo da non sforare (ad esempio 10, 5 libri totali) e finché restiamo entro quei limiti possiamo stare più che tranquilli! 

Ops... alla fine ho scritto molto di più di quanto intendessi fare, pardon. Spero però di esservi stata d'aiuto e d'ispirazione e se vi va fatemi sapere qual'è il vostro rapporto con la vostra TBR Pile e quali sono le tecniche che usate per affrontarla ;)

martedì 17 ottobre 2017

Recensione: "Passenger" di Alexandra Bracken

Buon pomeriggio, compagni di letture! Eccomi qua, non sono sparita :D Scusate ma in questi giorni ho avuto tremila cose da fare e pochissimo tempo per stare sulla blogsfera. Anche con le letture sono in modalità bradipo e devo sempre finire "Rebel. Il tradimento". Nei ritagli di tempo sono però riuscita a buttar giù il mio pensiero su "Passenger" di Alexandra Bracken, l'ultimo libro che ho letto.

Passenger #1
Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo cartaceo: 18,90 €
Prezzo ebook: 9,99 €
Pagine: 409

Trama: In una terribile notte, la giovanissima Etta Spencer perde tutto quello che conosce e ama. Catapultata all'improvviso in un mondo sconosciuto, ha un'unica certezza: non ha viaggiato per chilometri, bensì per secoli. La sua famiglia, infatti, possiede la capacità di viaggiare nel tempo. Un'abilità di cui lei ha sempre ignorato l'esistenza. Fino a ora. Passeggera a sorpresa su una nave nel bel mezzo dell'oceano, e disposta a tutto per ritornare alla propria epoca, Etta inizia una straordinaria avventura attraverso secoli e continenti, in compagnia di Nicholas, giovane capitano della nave, alla disperata ricerca di un oggetto misterioso e di inestimabile valore, in grado salvare il suo futuro. Ma i tentativi di Etta trovare la strada di casa non fanno che trascinarla sempre più a fondo. Per sopravvivere dovrà imparare a navigare tra spazio e tempo, tradimento e amore.

Il mio pensiero: Primo capitolo di una duologia urban fantasy incentrata sul tema dei viaggi nel tempo, Passenger è sicuramente un libro che colpisce. L’originalità, la complessità dell’argomento e della trama, le splendide ambientazioni e i radicali cambiamenti di scenario sono i punti forti e i tratti più affascinanti del romanzo. Ho veramente amato tutto questo. Ciò che più mi ha colpito, e scaldato il mio cuore di archeologa, sono state soprattutto le ambientazioni, così ricche di dettagli sia nelle descrizioni di paesaggi ed edifici, che nella ricostruzione storica delle società e delle città. (Rileggere di Palmira e dell’impronta che i Romani hanno lasciato sulla città “attraverso gli occhi” dei protagonisti invece che su uno dei miei testi universitari è stato strano ma anche emozionante!).
Nonostante abbia adorato tutto ciò, non ho potuto dare una valutazione maggiore perché vi ho trovato anche il rovescio della medaglia. Di questa autrice avevo già letto anche un altro libro, “The Darkest Mind” [recensione QUI] e in entrambi i casi il mio rapporto con i suoi romanzi è stato altalenante. Ci ho messo diverse pagine per venire a capo di ciò che voleva raccontare la Bracken in Passenger e inizialmente ho fatto tantissima fatica a capire qualcosa di quello che veniva narrato. In parte per la lingua, dato che l’ho letto in inglese e lo stile e i termini usati sono piuttosto difficili (sono presenti tantissime parole e allusioni marinaresche, senza contare il fatto che i capitoli iniziali sono ambientati nel settecento e di conseguenza è presente un linguaggio caratteristico di quel secolo) e in parte a causa dell’inizio molto nebuloso e confusionario del racconto stesso. Veniamo subito gettati nella storia senza avere la benché minima idea di cosa stia succedendo e il lettore non può che sentirsi disorientato e confuso. Man mano che andavo avanti con i capitoli, però, ho percepito la storia prendere una sua forma e mi sono sentita in sintonia con essa. Mi sono abituata allo stile e l’inglese si è fatto un poco più semplice grazie al cambio di ambientazione. La parte centrale è quella che più ho adorato e che ho letto in un soffio. Arrivata verso le ultime 100 pagine, però, ho subito un’altra battuta d’arresto. Non ha aiutato il fatto che l’attenzione si sia spostata quasi unicamente sull’elemento romance, rendendo tutto il resto (la ricerca, la corsa contro il tempo, la caccia, lo spirito d’avventura e le dinamiche dei viaggi nello spazio-tempo) marginale. Non fraintendetemi, amo le storie d’amore, ma esse devono anche essere ben bilanciate con il resto della trama.
Concludo con alcune parole sui personaggi. La partenza è ottima, anche se nel finale ho avuto l’impressione che l’accuratezza delle varie sfumature caratteriali sia andata un po’ persa. Tra principali e secondari è presente una grande varietà di personaggi. Molto bello l’accento posto sulle “differenze” e le riflessioni che si possono fare su tutto il tema del confronto/incontro tra persone appartenenti ad etnie e sfere culturali diverse, oltre che figlie di secoli differenti. L’emblema principale di questo sono proprio i due protagonisti: Etta, una ragazza newyorkese del XXI secolo che si ritrova catapultata di punto in bianco in un’avventura che mai avrebbe immaginato, e Nicholas, un ragazzo nato nel Settecento da una madre di colore e un padre bianco, un signorotto con tutti i privilegi, il quale crede che tutto gli sia dovuto, anche la disponibilità della sua schiava. Due ragazzi completamente diversi sotto molti aspetti, ma che hanno in comune molto più di quanto sembra.

3 stelle e mezzo

venerdì 13 ottobre 2017

Be mine, pls! #6

È una rubrica, a cadenza casuale, in cui vi mostrerò una mini classifica di quei libri (già usciti o di futura pubblicazione, in wishlist o che ho già a casa, ma che non sono ancora riuscita a leggere) che, in questo momento, richiamano a gran voce la mia attenzione e suscitano in me l'irrefrenabile voglia di leggerli immediatamente. 

Salve, salve, ragazzi! Oggi rispolvero la rubrica "Be mine, pls!". Non faccio un ordine dall'estate e nei prossimi giorni ho proprio voglia di farne uno dato che nelle ultime settimane ho adocchiato diversi titoli interessanti, che hanno destato al massimo la mia curiosità. Ecco qua quali sono...

Ecco dunque una sorta di top 5 di quei libri (che siano già usciti, o di futura pubblicazione, in wishlist o che ho già a casa, ma che non sono ancora riuscita a leggere), che richiamano a gran voce la mia attenzione e di cui ho una voglia irrefrenabile di leggere immediatamente.

BE MINE, PLEASE!
5°. "Il caffè dei piccoli miracoli" di Nicolas Barreau
4°. "Ruin and Rising" (The Grisha Trilogy #3) di Leigh Bardugo [eng]
3°. "Rebel. La nuova Alba" (Rebel of the Sands #3) di Alwyn Hamilton
2°. "Cuore oscuro" di Naomi Novik

La voglia di leggere questi quattro titoli è praticamente sullo stesso livello, ma per semplificare ho assegnato comunque una posizione ad ognuno. Al quinto posto ecco perciò "Il caffè dei piccoli miracoli", uscito da pochissimo con Feltrinelli. Insieme alla Premoli, Barreau è uno di quegli autori che seguiamo sia io che mia mamma. Abbiamo letto quasi tutti i libri e non possiamo certo lasciarci sfuggire questo nuovo libro, dalla cui trama sembra carinissimo. Poi c'è "Ruin and Rising" perché credo sia ormai arrivato il momento di concludere la trilogia sui Grisha (ma sopratutto perché non vedo l'ora di iniziare Six of Crows che ho già e che mi chiama a gran voce XD ). Da pochi giorni è stata rivelata la cover dell'edizione in inglese di "Rebel. La nuova Alba", terzo e ultimo libro della serie della Hamilton, che quasi sicuramente sarà identica a quella italiana, e dato che adesso sto leggendo proprio il secondo sono pronta per avere anche il terzo [in uscita il 15 novembre]. In seconda posizione c'è "Cuore oscuro", un romanzo fantasy autoconclusivo uscito in Italia da poche settimane, ma a cui sto facendo la posta da anni. Sicuramente finirà dritto dritto nel mio ordine della prossima settimana.

E AL PRIMO POSTO STA...
1°. "La ladra di neve" (Stealing Snow #1) di Danielle Paige

Trama: Per sedici, lunghi anni Snow ha vissuto rinchiusa in un ospedale psichiatrico. Ma di una cosa è sempre stata certa: lei non è mai stata pazza. Ogni notte, incontra nei suoi sogni un uomo bellissimo e misterioso che la incita a fuggire e a scoprire la verità sul suo passato. Finalmente, grazie all'aiuto del suo unico amico Bale, Snow riesce a fuggire dall'ospedale e a rifugiarsi in un bosco poco lontano. Qui il confine tra sogno e realtà diventa presto labile, finché Snow si ritrova in un altro mondo. Un mondo dove ogni cosa è di ghiaccio. È Algid, il Regno di Neve. Tra terribili inganni, fughe rocambolesche e amori impossibili, Snow scopre un segreto antico: è lei l'erede al trono di Algid, figlia di un tiranno disposto a ucciderla pur di preservare il potere. Ma adesso che Snow ha ritrovato se stessa reclama ciò che è suo, e per averlo è pronta a combattere. 

Questo titolo è finito nella mia wishlist da pochissimo. Lo conoscevo da tempo, ma non mi ero mai soffermata a leggerne per bene la trama. Ora che ha attirato la mia curiosità, però, non riesco più a togliermelo dalla testa. A quanto ho capito "La ladra di neve" dovrebbe essere un retelling molto particolare non di Bianca Neve, bencsì di una fiaba su una Regina dei Ghiacci e questo mistero, oltre alla trama in sé, mi ha reso curiosissima di scoprirne di più. Per fortuna mancano ormai pochissimi giorni alla sua uscita italiana [17 ottobre] e quindi non dovrò attendere ancora a lungo =D. 

martedì 10 ottobre 2017

What's on my Bedside table? # 64 (Rebel. Il tradimento)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.


Buon pomeriggio, gente. Ieri sono stata fuori casa tutto il giorno e non ho potuto pubblicare niente, perciò recupero oggi ;) Ecco qua sotto il mio pensiero sulla mia attuale lettura.


Scheda libro QUI
SUL MIO COMODINO C’È... “Rebel. Il tradimento” di Alwyn Hamilton, secondo capitolo di una trilogia fantasy ambientata tra le sabbie del deserto, in cui azione, combattimenti e magia sono alcuni degli ingredienti principali. 

SONO A... pagina 109. Ho letto "Rebel. Il deserto in fiamme" all'inizio dell'anno e anche se la storia nel coplesso la ricordabo, alcuni particolari purtroppo si erano ormai fatti nebulosi. Questo è il motivo per cui, quando proseguo una serie, amo rileggere i libri precedenti. Stavolta però non l'ho fatto e per fortuna non si sta rivelando un problema dato che alcuni flashback diversi riferimenti ad eventi passati mi hanno presto permesso di rientrare in connessione con la storia. Per il momento il libro mi sta piacendo molto. Già in queste poche pagine l'azione ha avuto un ruolo centrale e si iniziano ad intravedere delle pieghe inaspettate degli eventi. 

È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... visto che manca pochissimo all’uscita del terzo e ultimo capitolo, ho pensato che fosse il momento giusto per leggere il secondo. 


Cosa ne pensate di questa serie? L’avete iniziata? Cosa si trova di bello sui vostri comodini invece?

venerdì 6 ottobre 2017

Recensione & Giveaway: "Wonder Woman. Warbringer" di Leigh Bardugo

Buona sera, compagni di letture! Per un motivo o per un altro rimando questo post da settimane ormai e, anche se abbiamo già passato l'ora di cena, ho deciso di pubblicarlo lo stesso per non perdere altro tempo ;D Come sapete quest'anno il mio angolino è stato a chiuso per diversi mesi e quindi è saltato anche il compleanno del blog. Alcune settimane fa avevo quindi pensato ad un modo di festeggiare i tre anni di vita di Sparkle from Books senza ricorrere alla data esatta o al termine compliblog, e il risultato è stato questo: un giveaway dedicato ad un libro che desideravo da moltissimo, abbinato alla recensione del romanzo con in premio il libro cartaceo ed un altro oggetto a "sorpresa". Per saperne di più vi basterà continuare a leggere ;D 

DC Icons #1
Editore: Fabbri Editori
Prezzo rilegato: 19,00 €
Prezzo ebook: 9,99 €
Pagine: 372

Trama: Diana è una giovane principessa amazzone e vive su un'isola sperduta, protetta da quanto accade lontano da Themyscira, la sua casa. Alia è una ricca ragazza newyorkese, orfana di due famosi biologi. Due mondi agli antipodi, due vite completamente diverse… almeno fino a quando la nave di Alia naufraga proprio sulle coste amazzoni, e Diana la salva. Presto sull'isola iniziano a scatenarsi tempeste e terremoti e una strana febbre si diffonde tra le sue abitanti, spingendo Diana a consultare l'Oracolo. La sua rivelazione è sconcertante: Alia non è una giovane qualunque, bensì una Warbringer, ovvero l'erede della stirpe di Elena di Troia destinata a portare guerra e distruzione. Ucciderla o purificarla, queste sono le uniche alternative per salvare il pianeta. Prima come improbabili alleate e poi come amiche, le due ragazze si troveranno costrette loro malgrado a unire le forze e ad affrontare insieme nemici potenti e persino divinità antiche, nel tentativo di liberare Alia da questo terribile destino. E con lei il mondo intero.

Il mio pensiero: “Wonder Woman. Warbringer” è il primo capitolo di una serie un po’ particolare e mooolto diversa dal solito. Essa sarà composta da ben quattro volumi, ognuno scritto da un autore diverso e di grande successo, come la Bardugo stessa (nota per The Grisha Trilogy e Six of Crows), Marie Lu (Legend e The Young Elites), Sarah J. Maas (Il trono di Ghiaccio e A Court of Thorns and Roses) e Matt de La Peña (di lui non so se in Italia è uscito qualcosa, ma io ho letto una sua novella molto carina all’interno del romanzo "My True Love Gave to Me: Twelve Holiday Stories"). Ognuno di questi romanzi sarà autoconclusivo (anche se, da come si è concluso questo, credo sia possibile che i vari personaggi faranno qualche apparizione anche negli altri volumi) e seguirà le vicende di un differente supereroe della DC, rispettivamente Wonder Woman, Batman, Catwoman e Superman. Altra particolarità sta nel fatto che i protagonisti saranno degli adolescenti e le varie storie saranno reinterpretate in chiave moderna e ambientate ai giorni nostri.  
In quanto a fumetti la mia conoscenza è pari a zero, ma amo le varie trasposizioni cinematografiche sui supereroi ed è difficile che me ne sfugga qualcuna. Questa estate, perciò, sono andata a vedere il film su Wonder Woman e l’ho amato. La storia, le scenografie, l’azione, i personaggi, l’ambientazione. Tutto è incredibile e davvero emozionante. Con queste premesse, quindi, non posso negarvi di essere stata un po’ titubante verso il libro della Bardugo all’inizio, nonostante lo attendessi da una vita e lo avessi preordinato da mesi. Avevo paura di una delusione, del confronto con il film e di rileggere qualcosa di identico a ciò che già sapevo. Non per questo, però, mi sono avvicinata al libro con meno entusiasmo e alla fine ho trovato la lettura davvero sorprendente e molto diversa da ciò che mi aspettavo. Vi dirò, probabilmente se non avessi visto prima il film avrei apprezzato il libro molto di più, non perché questo non mi sia piaciuto, ma proprio perché si tratta di due storie completamente diverse e rivolte a due tipi di pubblico diversi, uno più giovane per quanto riguarda il romanzo.
Della Bardugo avevo già letto altri libri e anche in questo il suo stile non ha mancato di colpirmi, con descrizioni dei personaggi molto accurate e un’ambientazione davvero ammaliante. Proprio l’ambientazione è uno dei punti forti dell’intero romanzo. Dalla natura selvaggia, acqua cristallina e la maestosità degli edifici dell’isola di Themyscira, l’autrice passa con grande maestria al traffico cittadino e ai grattaceli della skyline newyorkese. La forza delle descrizioni e i bellissimi dettagli non fanno che rende tutto più reale.
La storia narrata tra queste pagine è quella di Diana, Principessa delle Amazzoni, nata e vissuta sulla piccola isola di Themyshira, da sempre nascosta allo sguardo del resto del mondo. Una giovane ragazza di diciassette anni dotata di grande forza, determinazione e un cuore puro, con una voglia irrefrenabile di mettere alla prova se stessa e dimostrare di meritare il suo posto tra le Amazzoni. Un naufragio avvenuto nelle acque vicino all’isola e il salvataggio di una ragazza umana, Alina, da parte di Diana darà il via a tutta una serie di eventi a catena e segnerà l’inizio di una grande avventura. Un viaggio concreto, compiuto tra continenti diversi e terre lontane, ma anche un viaggio più personale, alla scoperta di se stessi, dei propri limiti e dell’importanza di numerosi valori. Ed è intorno a questi valori che ruota l’intero libro, non sull’elemento romance (una bella novità!), bensì sulla famiglia, la lealtà, l'uguaglianza, la differenza tra giusto e sbagliato e le varie sfumature che si possono trovare in mezzo, e soprattutto sull’amicizia, cuore dell’intero romanzo.
«Sister in battle» murmured Diana, «I am shield and blade to you.» «And friend.» «And always your friend.»
4 stelle

*****

GIVEAWAY:
E dopo la recensione ecco qua il giveaway vero e proprio, con i premi in palio e le regole per partecipare!

<a href="http://sparklefrombooks.blogspot.it/2017/10/recensione-giveaway-wonder-woman.html"> <img src="http://www.hosting.universalsite.org/image-banner-4C4D_59D7DF05.jpg" width="200" />

1° PREMIO:
Copia cartacea di "Wonder Woman. Warbringer" di Leigh Bardugo [ita]
messa a disposizione dalla casa editrice, che ringrazio ancora.

Al raggiungimento dei 30 partecipanti...2° PREMIO:
Ed ecco la sorpresa! Se parteciperete in tanti uno di voi avrà l'opportunità di ricevere un ciondolo in resina, da me realizzato, con una citazione tratta dal libro:

“We can’t help
the way we’re born.
We can’t help what we
are,only what life
choose to make for
ourselves.”

*****

Parte pratica, le regole per partecipare
(LEGGERE BENE)

Regole obbligatorie:
-Essere lettori fissi del blog (potete farlo cliccando su "unisciti a questo sito" qui a destra)
-Lasciare un commento a questo post esprimendo la vostra partecipazione e un pensiero sulla recensione (che è spoiler free!)
-Uno dei motivi per cui ho scelto questo libro è il fatto che ami moltissimo il mondo dei supereroi, che essi siano DC, Marvel o altro, e Catwoman e Wolverine sono due dei miei preferiti. Ad entrambi la vita ha tolto moltissimo, ma ha anche dato doni eccezionali. Nessuno dei due è l’emblema del supereroe perfetto, dal cuore puro, che combatte per la giustizia solo perché è l’unica cosa da fare, ma perseguono la loro vendetta personale e vogliono che le persone che hanno distrutto ciò che a loro era più caro paghino. Durante la loro battaglia, però, insieme ai difetti, emergono in superficie anche i loro pregi e alla fine si ritrovano a fare la cosa giusta e a combattere anche per bellissimi ideali. 
Nel commento, quindi, vi chiedo di rispondere anche a questa domanda: “Qual è (o quali sono) il vostro supereroe preferito e perché?” [* Risposte di una riga non saranno prese in considerazione.]
-Scrivere nel commento un indirizzo di mail valido
-Compilare il form qua sotto

Punti extra:
-Condividere il banner del giveaway sul vostro sito/blog
-Condividere questo post su facebook, google+, ecc…
-Cliccare “mi piace” alla pagina facebook del blog
[* LEGGERE ATTENTAMENTE!: I link delle condivisioni devono essere inseriti nel form all'apposita voce. Potete inserire una condivisione al giorno e tornare il successivo per la seconda  e così via...]


Il giveaway si concluderà VENERDÌ 20 OTTOBRE
Il giorno dopo effettuerò l’estrazione del vincitore, che annuncerò sulla pagina facebook del blog.


Per qualsiasi dubbio o chiarimento non esitate a contattarmi, sia nei commenti che per mail, e vi risponderò il prima possibile :)

giovedì 5 ottobre 2017

Il blog si veste d'autunno... nuova grafica!

Buon pomeriggio, ragazzi!
visto che ormai l'estate è giunta definitivamente al termine, ho deciso di entrate in modalità autunnale anche con il blog XD. In questi ultimi giorni ero particolarmente ispirata e ho lavorato a creare la nuova grafica. Ho incentrato tutto sui colori del vinaccia, del rosa antico e le loro sfumature. Devo fare ancora alcune piccole modifiche e terminare di preparare i banner delle rubriche, ma il grosso direi che è fatto. Che ve ne pare per ora?


ps. approfitto di questo post per fare anche un altro piccolo annuncio. Chi mi segue sulla pagina facebook lo saprà già, ma per chi ancora non lo sapesse... adesso anche Sparkle from Books è approdato su Instagram! Ecco qui dove potete trovarmi ;)

domenica 1 ottobre 2017

Bookish Thoughts #3 (FairyLoot Box)

È una rubrica a cadenza casuale, dal nome un po’ banale, ma che racchiude perfettamente ciò di cui parlerò nelle sue puntate, ovvero: pensieri sparsi sul mondo dei libri! 

Buon pomeriggio, compagni di letture, e buona domenica!
Oggi voglio mostrarvi cosa mi ha portato una fatina questo venerdì. Una "scatola" molto speciale che desideravo da una vita e che finalmente questo agosto ho acquistato senza pensarci due volte. Sto parlando della FairyLoot Box! Ne avete mai sentito parlare?? Se sì, allora sapete benissimo di che meraviglioso oggettino sto parlando, in caso contrario tranquilli, ve lo spiego subito ;D.

Una ragazza inglese, circa un anno fa, si è lanciata in un'impresa davvero ingegnosa e sopratutto molto fantasiosa. Ha deciso di creare, ogni mese, una box con all'interno un libro fresco di stampa più altri sei oggetti misteriosi. A tutto questo ha legato un tema, il quale ha la funzione di filo conduttore tra tutte le cose presenti nella scatola.
Per il mese di settembre, quello della scatola che ho preso io, il tema era questo: "ALL THAT SASS". Ogni tema viene svelato il mese precedente, pochi giorni prima del via libera alle prenotazioni, e il contenuto della scatola rimarrà una sorpresa fino al momento dell'apertura della scatola. Le uniche cose che possiamo sapere in anticipo, utili inoltre per capire se quella box farà al caso nostro o meno, sono i vari indizi che ci vengono forniti insieme all'uscita del tema. Piccole cose che dicono che quella data scatola è adatta agli amanti di questo o quel libro oppure per chi ama un certo tipo di storie o creature fantastiche. Nel caso della mia alcuni degli indizi portavano ad esempio alla serie de "Il trono di Ghiaccio"  della Maas, a "The Grisha Trilogy" della Bardugo, a Percy Jeckson oppure a Will Herondale, protagonista della trilogia "Shadowhunters. Le origini" della Clare. Amando alla follia ognuno di questi libri come potevo lasciarmi sfuggire questa box?!?


Ecco dunque cosa ho trovato nella mia splendida scatola delle meraviglie

- Il libro del mese: in cui sono presenti alcuni personaggi molto "insolenti", streghe, draghi e demoni di fuoco, oltre che avventura, romance e plot twists, è "Even The Darkest Stars" di Heather Fawcett. Non lo conoscevo, ma dalla trama sembra promettere bene. Il libro era inoltre accompagnato da una lettera dell'autrice stampata su cartolina e una placchetta adesiva con il suo autografo;
- Cartolina con il tema del mese e sul retro i contenuti della scatola;
- Segnalibro con l'immagine del tema (che adoro!); 
- Una candela profumata ispirata al Sommo Stragone di Brooklyn, ovvero Magnus Bane
- Calamita ispirata ai gemelli Weasley di Harry Potter;
- Cioccolata in polvere ispirata a Percy Jackson, perfetta per realizzare cioccolate calde da gustare questo inverno mentre si è immersi in un buon libro; 

- Un berretto con pon pon in cui è presente una bellissima citazione tratta da "Il trono di Ghiaccio": «Rattle the Stars»;
- Un bloc notes carinissimo ispirato a Nikolai Lantsov (da "The Grisha Trilogy"), con splendidi disegni, presenti su ogni pagina, e una citazione: «Anything worth doing starts with a bad idea»
- Due cartoline con il ritratto di due personaggi provenienti da due serie diverse, ovvero il Capitano Carswell Thorne (di Lunar Chronicle) e Delilah Bard (da Shades of Magic) (questo è l'unico personaggio che non conosco poiché non ho ancora letto il libro, ma presto rimedierò!);
- Un segnalibro extra dedicato a "Tower of Dawn" della Maas;

- Una borsa con i manici perfetta per portare in giro i libri, ispirata al mio amato Will Herondale e con una citazione proveniente dalla serie "The Infernal Device"«There’s plenty of sense in nonsense sometimes if you wish to look for it». Sono contentissima di questo oggettino, perché oltre al fatto che questa sia una delle mie serie preferite (e personaggi preferiti) da mesi cercavo proprio una borsa simile per portarmi dietro tutta la marea di testi universitari quando vado in biblioteca); 
- Primi capitoli cartacei del libro "Gentleman's Guide to Vice and Virtue" di Mackenzy Lee, aggiunta extra alla scatola insieme al segnalibro di "Tower of Dawn";
- E per finire un'intervista, esclusiva per FairyLoot, all'autrice del libro presente nella box!

*****

Che ve ne pare di questa box? Ne avete mai acquistata una? 
Se volete dare un'occhiata a tutte le varie scatole precedenti o anche solo avere più informazioni o iscrivervi alle newsletters vi lascio qui sotto alcuni link utili:
- Sito

mercoledì 27 settembre 2017

What's on my Bedside table? # 63 (Passenger)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.

Salve, ragazzi! Stamani mi è successa una cosa stranissima, stento ancora a crederlo o_O. Prima di andare in biblioteca a studiare, sono passata dal mercato delle mia città per acquistare alcune cose di cui ho bisogno [una di queste mi serve giusto per preparare una sorpresina che ho in cantiere per voi già da un po', ma che per motivi vari, come questo questo imprevisto, sta slittando di giorno in giorno purtroppo] e ho trovato tutti i banchi caricati sui furgoni. Mi sono detta, magari è freddo e stanno ancora spettando per aprire. Passano i minuti e ancora niente. Alla fine mi sono decisa a chiedere a qualcuno e sapete come mi è stato detto?! Che erano in sciopero! Questa poi, è la prima volta che mi capita di sentire che il mercato fa sciopero O_O.
Comunque, farneticazioni a parte, eccomi qui con il mio pensiero sul libro che sto leggendo in questi giorni.


SUL MIO COMODINO C’È...“Passenger” di Alexandra Bracken, primo capitolo di una duologia urban fantasy incentrata sui viaggi nel tempo, arrivata e già conclusa quest’anno anche in Italia. La Bracken ha all’attivo anche altri libri, come la serie “The Darkest Minds”, di cui ho letto il primo [QUI recensione], e da quanto so presto dovrebbe essere tradotta anche nella nostra lingua.

Scheda libro QUI
SONO A... pagina 165. Vi dirò, ci ho messo diverse pagine per venire a capo di ciò che racconta questo libro e inizialmente ho fatto tantissima fatica a capire qualcosa di quello che veniva narrato. Un po’ a causa dell’inizio molto nebuloso e confusionario (veniamo subito gettati nella storia senza avere la benché minima idea di cosa stia succedendo) e in parte perché lo sto leggendo in inglese e sia lo stile che i termini usati sono davvero difficili (sono presenti tantissimi termini e allusioni marinaresche, senza contare il fatto che ci troviamo per lo più di fronte ad un linguaggio settecentesco). Man mano che andavo avanti con i capitoli, però, ho percepito la storia prendere una sua forma e adesso sono davvero curiosa di saperne di più su questa capacità di viaggiare nel tempo e nello spazio, e scoprire che piega prenderà il racconto. I personaggi per ora mi stanno intrigando parecchio e adoro il fatto che siano presenti due PoV differenti, quello di Etta, una ragazza del XXI secolo che si ritrova catapultata di punto in bianco in un’avventura che mai avrebbe immaginato, e quello di Nicholas, un ragazzo ancora avvolto dal mistero, ma che fin dall’inizio ci lascia intendere che anche lui è a conoscenza del “mondo dei viaggiatori”.

È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... mi è stato regalato un paio di Natali fa, se non ricordo male, da una mia cara amica e sentivo che questo era il momento giusto per iniziarlo. Dopo la trilogia delle Gemme, che ho amato, avevo proprio voglia di tornare a leggere qualcosa sull’argomento.


Qualcuno di voi ha letto questa serie? Se sì, quali sono state le vostre impressioni iniziali? 

lunedì 25 settembre 2017

I viaggi dell’archeologa # 1 (Irlanda - parte I)

È una rubrica ideata da me, che uscirà a cadenza casuale e avrà un tema un po’ insolito per un blog letterario, ma che rispecchia comunque un’altra delle mie passioni: l’archeologia. In questa rubrica vi parlerò, con poche e semplici parole, dei punti di maggiore interesse storico, archeologico e sì, anche letterario, dei luoghi che visito durante i miei viaggi. 

Buon pomeriggio, ragazzi, e buon lunedì! Ho deciso di slittare a domani la puntata di "What's on my Bedside table?" per far posto a qualcosa di leggermente diverso ed inaugurare, finalmente, la prima puntata di una nuova rubrica. Si tratta di un'idea che avevo in cantiere da mesi, ma che fino ad ora non ero riuscita a pubblicare. è un vero e proprio esperimento e come vi avevo già anticipato in precedenza, anche in occasione della riapertura del blog, avrà poco a che fare con i "libri" in senso stretto, ma sarà più in linea con il mio percorso di studi universitari, ovvero l'archeologia
Durante questi appuntamenti, che usciranno a cadenza casuale, ho intenzione di parlarvi, tramite foto e brevi informazioni storiche e archeologiche, dei luoghi d'arte che vedrò durante i miei viaggi. Tranquilli, non sarà niente di troppo noioso spero ahahah, o specialistico, ma qualcosa alla portata di tutti e che spero saprà incuriosirvi.
Inoltre chiuderò ogni post con un rimando alla letteratura che saprà adattarsi alle varie occasioni (ovviamente i libri non potevano mancare ;D).

La prima puntata di oggi sarà incentrata sulle bellezze dell'Irlanda, una terra ricca di storia, mistero e grande fascino, che ho visitato questa estate insieme a due mie amiche. Nel giro di poco più di una settimana siamo riuscite a fare diverse tappe e, oltre alle immancabili pecore e alla pioggia, ecco qua cosa abbiamo visto e che consiglio di non lasciarsi sfuggire a chiunque abbia voglia di fare un giretto da quelle parti. 
Ps. Per evitare di fare un post esageratamente lungo, alla fine ho scelto di dividerlo in due parti, dedicando così la puntata di oggi alla parte più "naturalistica" e inerente alla campagna e la prossima alla visita di due città.

KILLARNEY
La prima parte del viaggio l'abbiamo trascorsa nella splendida cittadina di Killarney (Cill Airne), nella contea del Kerry, situata nella parte sud-occidentale dell'Irlanda. è una località adatta sia per coloro che amano la storia e l'arte, ma anche per gli amanti della natura e delle passeggiate, trovandosi essa all'interno di un estesissimo Parco Nazionale.
Killaney è un centro piuttosto piccolo, molto tranquillo e davvero carino, con tutte le sue stradine ed edifici dalle facciate colorate. Facilissimo da girare a piedi, anche la sera, e ricco di negozi di souvenirs, prodotti caratteristici (come gioielli in stile celtico, cibo e i prodotti più svariati realizzati in lana) e pub presenti dietro ogni angolo. Uno degli aspetti più belli, sopratutto a partire dal tardo pomeriggio, è la  presenza costante della musica dal vivo. Praticamente in ogni pub, e a volte anche lungo le strade, è possibile trovare molti artisti intenti a suonare e cantare musica irlandese. Vi assicuro che cenare con questo sottofondo è fantastico! 
Altro lato positivo di questa cittadina è il fatto che, grazie ad una buona rete di pullman, essa sia ben collegata con diverse grandi città dell'Irlanda e con molte mete turistiche presenti nella zona, luoghi che altrimenti a piedi sarebbero difficilmente raggiungibili. 

Una di queste mete è ROSS CASTLE, che nonostante i secoli passati dalla sua costruzione (XV sec.) e i cambiamenti apportati da guerre e dal tempo, parte di esso si erge ancora a vedetta sulle coste del Lough Leane. Secondo la leggenda, ogni sette anni, in occasione della prima mattina di maggio, il fantasma del fondatore del castello, O'Donoghue Mór, emerge dalle profondità del lago in cui riposa e cavalca intorno a Ross Island sul suo destriero bianco (purtroppo io sono andata ad agosto quindi niente fantasma, uff!). È possibile prendere parte alla visita guidata degli interni, ma la fila era così lunga che non siamo riuscite ad entrare. 
Sempre nella zona si trovano le rovine di un'antica abbazia francescana fondata nel 1448, MUCKROSS ABBEY. L'accesso è gratuito e, nonostante la mancanza della copertura del tetto, i resti sono piuttosto ben conservati. È infatti possibile accedere anche all'interno e ai piani superiori dove si può godere di una vista mozzafiato. Molto bella anche l'idea di rendere nel suo aspetto "reale" una delle stanze superiori (se non ricordo male la zona adibita ad alloggio dei monaci), grazie ad aggiunte moderne del legno per le travi del soffitto e di una porta. 
Da qui, facendo una breve passeggiata, è possibile raggiungere MUCKROSS HOUSE, dalla storia più recente, in quanto tale edificio ha visto la luce solo nel 1843. Costruita per un membro del Parlamento, rappresentante la contena del Kerry, un certo Henry Arthur Hebert, in questa tenuta sono stati ricevuti ospiti molto importanti, come addirittura la Regina Vittoria, giunta in questa località nel 1861. Dopo vari passaggi di proprietà Muckross House e il terreno circostante, nel 1932 sono entrati in possesso dello Stato Irlandese, diventando così il primo parco nazionale d'Irlanda. Grazie alla visita guidata è possibile accedere alla parte interna, mentre per gironzolare nei giardini e tutta l'area circostante non è necessario nessun biglietto. Da visitare vi è anche una sorta di museo dedicato alle forme di agricoltura e allevamento della zona, ma questo non ci interessava granché e lo abbiamo saltato. 
Come vi avevo già detto, tutto questo si trova all'interno di un estesissimo Parco Nazionale che, ovviamente, oltre a castelli e ad antiche rovine, è caratterizzato da un paesaggio naturale da sogno: boschi secolari, cascate zampillanti (come Torc Waterfall che abbiamo visitato) e molti laghi. Il KILLARNEY NATIONAL PARK nasce appunto nel 1932 proprio per preservare e proteggere questo splendido angolo d'Irlanda. Nelle solo due foto che alla fine ho scelto di inserire (credetemi, non volete sapere il numero esorbitante di foto e video che abbiamo fatto tra tutte e tre XD) potete vederne uno scorcio. Nella prima siamo a Ladies View, un angolo panoramico che abbiamo raggiunto con il pullman dopo aver percorso una stradina molto stretta e tortuosa [io non sono mai stata una che soffre di mal d'autobus, ma vi assicuro, in Irlanda ho purtroppo scoperto la sensazione], che per fortuna ci ha ripagato del trauma del viaggio XD. Nella seconda invece, è uno degli scenari che abbiamo incontrato durante la nostra mattinata di cammino immerse nella natura. Undici km percorsi a piedi nella natura incontaminata, tra boschi, laghetti, cavalli (le immancabili pecore) e numerose salite e discese, fino ad arrivare ad una baita, punto di partenza di un tuor in barca attraverso i laghi che ci ha riportato sull'altra costa ed esattamente (o quasi) al punto di partenza della giornata, ovvero Ross Castle. 

L'ANGOLO LETTERARIO:
Ecco qui la parte legata ai libri! Come vi avevo anticipato, questa parte sarà sempre mooolto flessibile, nel senso che in ogni puntata salterà fuori sempre qualcosa di diverso, ma il cui filo conduttore sarà il tema libri. A questo però cercherò ogni volta di abbinare anche un "consiglio libroso" che in qualche modo rimanda al luogo di cui vi avrò appena parlato nella prima parte del post. 
Entrambe le foto qui a lato le ho scattate a Killernay. Nella prima vi è la facciata di un pub. E direte voi, "E quindi? Cos'ha di così particolare?!". Beh, dovete sapere che "The Shire Bar" è un Pub a tema "Il signore degli anelli"! [QUI link al sito]. A dirvi la verità ci aspettavamo di trovare qualche statua di Hobbit nel giardino, o almeno Smigol, come lo avevamo visto dalle foto in giro su intenet, ma niente. Dopo averlo cercato in lungo e largo però non siamo neanche entrate, e non ricordo neanche perché ora che ci penso. Mm.. in parte non ci ispirava abbastanza, e parte forse perché avevamo fame e c'era da aspettare un po' prima di potersi sedere e siamo tornate al nostro Pub di fiducia. Nella seconda invece ho fotografato la facciata di un negozio di souvenir. Il nome "Blackthorn" presente nell'insegna cosa vi ricorda?? Un certo shadowhunters dagli occhi chiari e bravissimo con colori e pennello, per caso?! I miei amati cacciatori mi hanno seguito anche in Irlanda XD.
  
CONSIGLIO LIBROSO: Il libro che ho scelto è: "Novemila giorni e una sola notte" di Jessica Brockmole [QUI recensione], poiché anche se ambientato per lo più in Scozia, le descrizioni dei suoi paesaggi ricordano moltissimo quelli dell'Irlanda.  

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E con questo è tutto, gente! Fatemi sapere cosa ne pensate di questa nuova rubrica, se come idea vi piace e se vi fa piacere leggerla. :)