giovedì 11 dicembre 2014

Recensione: "Finché amore non ci separi" di Anna Premoli

Buondì :) Oggi vi lascio la recensione di un libro che ho letto il mese scorso e finito nel giro di un paio di gioni neanche: "Finché amore non ci separi" di Anna Premoli.

Editore: Newton Compton (collana Anagramma)
Prezzo cartaceo: 9,90 €
Prezzo ebook: 4,99 €
Pagine: 284

Trama: Amalia Berger è un affermato avvocato newyorkese, nota nel foro come "la regina di ghiaccio". I ricchissimi genitori però le riservano da sempre poche attenzioni. Ryan, di origini irlandesi, è il maggiore di quattro figli maschi e la sua caotica famiglia gestisce un tipico pub nel cuore della Grande Mela. I due si sono conosciuti alla scuola di legge di Yale, dove è nata la loro reciproca antipatia. Amalia è poi rimasta a New York, mentre Ryan ha fatto carriera a Chicago. Finché un giorno, l'offerta di un posto da vice procuratore lo riporta a New York. Il primo caso che si trova ad affrontare sembra davvero banale: l'arresto per guida in stato di ebbrezza di una ragazza dell'alta società. Ma quel che appare semplice, si può complicare inaspettatamente, se per esempio l'avvocato difensore della ragazza è proprio quella Amalia Berger, che Ryan non vede da almeno dieci anni... Lo scontro in aula degenera a tal punto che il giudice condanna entrambi a una pena esemplare, che li costringerà a trascorrere parecchio tempo insieme. E cosa può accadere se due persone che si detestano dal profondo del cuore sono costrette dalla legge a collaborare?

Il mio pensiero: Dopo “Ti prego lasciati odiare” (qui la mia recensione), con “Finché amore non ci separi”, Anna Premoli torna a confermare la mia ottima opinione di lei in quanto autrice. Personaggi interessanti e ben caratterizzati. Storia leggera ma assolutamente intrigante. Stile impeccabile, accattivante e molto fluido. Un libro talmente scorrevole che è possibile leggerlo nel giro di poche ore senza alcuna fatica.
Stavolta il mondo in cui veniamo catapultati è quello della Grande Mela, metropoli che fa da scenario alle vicende di alcuni avvocati particolarmente agguerriti. L’ambientazione è ben curata e adoro quando in un libro, durante la narrazione, viene descritta di riflesso un po’ anche la città. In questo modo mi è possibile immaginare perfettamente i personaggi muoversi all’interno della loro stessa storia. Non vi è niente di particolarmente approfondito ma l’autrice offre anche un piccolo spiraglio sulla vita della New York facoltosa, l’élite, a cui appartiene da generazioni la protagonista, Amalia, e la New York cosmopolita e lavoratrice, di cui fa parte il coprotagonista, Ryan, proveniente da una famiglia a tutti gli effetti newyorkese ma ancora fortemente legata alle proprie origini irlandesi.
Mi sono piaciuti moltissimo tutti e due i personaggi. Entrambi avvocati, entrambi molto caparbi ed entrambi con un carattere molto forte. Ho apprezzato molto il modo in cui si entra lentamente in contatto con loro, e come loro inizino a conoscersi ed apprezzarsi piano piano nonostante si conoscessero di sfuggita già ai tempi dell’università.
Non si tratta di una “storia d’odio a prima vista ma in realtà ti amo”, bensì di una piccola scintilla di sentimento nata e subito soffocata nel passato, sepolta sotto una coltre di apparente indifferenza da un lato ed esposta alla luce del giorno, ma subito calpestata, dall’altro. Scintilla che forse dopo anni e anni non ha mai smesso di esistere e che, grazie ad una serie di circostanze fortuite e al tempo, potrebbe trasformarsi in qualcosa di più profondo.
Non mi ha conquistata completamente per due piccolissimi motivi. Il primo è a volte i POV non li ho trovati perfettamente delineati, o meglio in alcune pagine ho trovato i pensieri di un personaggio alternati a quelli di un altro senza una distinzione netta. Stranamente, però, questo non mi ha creato alcun fastidio. Non penso sia una svista perché effettivamente i POV non sono definiti per capitoli ma più per situazioni e questo raro concatenarsi di pensieri penso sia perfettamente voluto. Oltre alle prospettive di Amalia e Ryan, mi è piaciuto moltissimo che, in alcuni capitoli e momenti salienti, sia stato introdotto anche il punto di vista del giudice. In più di una occasione sono letteralmente morta dalle risate leggendo i suoi pensieri e il modo in cui lui, da personaggio esterno, vede i due protagonisti. Troppo divertente è stato assistere alle sue macchinazioni per architettare un piano diabolico per vendicarsi di loro per come gli hanno fatto saltare i nervi nell’aula del tribunale. Un vero spasso quest’uomo. Il secondo motivo è il finale che sfuma troppo velocemente, ma anche così è comunque un buon finale, che di sicuro non lascia il lettore con l’amaro in bocca.
Una storia fresca e divertente, condita da situazioni a volte decisamente comiche e da un pizzico di ironia. Un libro che consiglio a tutti gli amanti del genere ma anche a chi è alla ricerca di una bella lettura leggera per staccare un po’ la spina dalla vita quotidiana ;)

4 "scintille" e mezzo

6 commenti:

  1. Devo decidermi a provarla. Ne parlano tutti benissimo e io ancora non ho toccato libro. Vergogna.
    Grazie per la recensione, mi è piaciuta molto.

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    1. Grazie :) Lo stile di questa autrice mi piace molto e ci sono anche tante situazioni divertenti che strappano più di una risata =D Penso che sia uno di quei libri che non ha grandi limitazioni di età, l'ho fatto leggere anche a mia mamma l'altro, (Ti prego lasciati odiare) e lo ha letto in tre giorni e le è piaciuto tanto :)

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  2. ho letto due libri di quest'autrice (ti prego lasciati odiare e come inciampare nel principe azzurro) e devo dire che mi piace il suo stile. Leggerò sicuramente anche questo

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    1. Sai che "Come inciampare nel principe azzurro" invece non mi ispira?! Non l'ho mai messo in wishlist perché la trama non mi convinceva molto ma chissà, magari in futuro leggerò anche quello :)

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  3. Anch'io avevo apprezzato molto lo stile leggero dell'autrice in "Ti prego lasciati odiare", poi per altri libri sopraggiunti l'ho un po' abbandonata/dimenticata... credo che le vacanze di Natale siano il momento giusto per dedicarsi a qualcosa di così spensierato!

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    1. Vero :) e poi sono libri che si leggono davvero in pochissimi giorni :D

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