giovedì 20 ottobre 2016

Recensione: "La città di sabbia" di Laini Taylor

Buon pomeriggio! Ho finito ieri "Half Wild" e con quel finale adesso smanio dalla voglia di mettere le mani sul seguito! Ma ho fatto un ordine giusto un paio di giorni fa (ho preso "Bright Smoke, Cold Fire", che non vedo l'ora arrivi tra le mie manine) e vorrei resistere almeno un'altra settimanetta prima di ordinare qualcos'altro (tra l'altro dovrei prendere anche "La corona di fuoco"... mm...). Complessi d'acquisto a parte, eccomi qua con un'altra delle recensioni che ho scritto questa estate: "La città di sabbia" secondo capitolo della serie fantasy di Laini Taylor, che si è conclusa in Italia proprio a luglio [QUI potrete leggere la mia tappa del Blog Tour relativo appunto a "Sogni di mostri e divinità"]

La chimera di Praga #2
Editore: Fazi (collana Lain YA)
Prezzo cartaceo: 14,50 €
Prezzo ebook: 6,99 €
Pagine: 462

Trama: La studentessa d'arte Karou ha finalmente le risposte che ha sempre cercato. Sa chi è e cosa è. Ma, insieme a questa scoperta, un'altra verità affiora in superficie, una realtà che la ragazza farebbe di tutto pur di ignorare: ha amato un ragazzo che le è nemico, lui l'ha tradita e per questo il suo mondo è sconvolto. Ora, in una kasbah dimenticata nel deserto del Marocco, Karou e i suoi alleati si preparano a uno scontro definitivo contro l'armata dei serafini e sotto la luce delle stelle plasmano creature di potente forza distruttiva. Akiva, legato dall'appartenenza all'esercito degli angeli, ma gravato da un profondo conflitto interiore, inizia a progettare un altro tipo di battaglia: quella per il riscatto. Per la speranza. Costellato da scene drammatiche, di segreti e di scelte impossibili, "La città di sabbia" porta i due protagonisti sui fronti opposti di una guerra antichissima che ha acquistato nuovo vigore.

Il mio pensiero: Un seguito fantastico, davvero emozionante e soprattutto sorprendente. “La chimera di Praga” mi era piaciuta, ma con questo secondo capitolo la Taylor si è decisamente superata. I due libri sono nettamente differenti e quasi contrapposti. Avvincente, romantico e particolarmente nostalgico il primo. Inaspettato, intricato e sconvolgente il secondo. Là dove uno si ancorava al passato, l’altro ruota soprattutto intorno al presente, al qui e ora. Nonostante tutta la sua originalità e abbondanza di colpi di scena, “La chimera di Praga” era però un libro prettamente introduttivo. In esso abbiamo avuto il primo vero piccolo assaggio del mondo delle Chimere grazie agli occhi di una ragazzina umana, Karou, misteriosa, un po’ stravagante e abilissima nel combattimento. Una ragazza che ha vissuto tutta la sua breve vita cullata dall’affetto di quattro eccentrici esemplari di quella razza, destreggiandosi tra i problemi di ogni giorno della sua vita come studentessa di arte in una scuola di Praga, e la vita come corriere in viaggio attraverso ogni città del mondo per procurare denti di ogni tipo a Sulphurus. Tutto il suo mondo viene però sconvolto dalla scoperta dell’esistenza dei Serafini, avvenuta nel mercato di Marrakech, quando si trova faccia a faccia con uno di loro, rischiando addirittura di morire. Solo allora scopre anche che esistono moltissime altre Chimere, di un numero incalcolabile di razze differenti, e che da secoli Chimere e Serafini sono in lotta tra loro. Nel primo libro si conosce anche il passato i Karou e si scopre chi è. Ma è in “Città di Sabbia” che la storia si fa più viva e complessa. Niente è già stato scritto e tutto si evolve nella maniera più inaspettata possibile. Questo è un libro di grande impatto. Toccante e profondo. “Finché c’è vita c’è speranza”. Ma anche divertente, come quando entrano in scena Zuzana e Mik, con il loro carattere spumeggiante, il loro carisma, la loro tenacia e la grande lealtà (davvero adorabili!).  L’ambientazione viene delineata in maniera più accurata. Ci è dato modo di conoscere più nel dettaglio Eretz, la vita, la società, le tradizioni e le città sia dei Serafini che delle Chimere.
Ho amato il fatto che l’autrice abbia intrecciato nella trama principale la storia di più personaggi e grazie all’impiego di molteplici PoV  veniamo a conoscenza di ciò che avviene contemporaneamente in più parti del mondo. Inoltre, il modo in cui l’autrice ha tratteggiato ogni scena, anche la più piccola, mi ha fatto sentire profondamente coinvolta nella loro quotidianità. Questo ha portato anche all’introduzione di molti nuovi personaggi, o all’approfondimento di altri già presenti nel capitolo precedente. Ho trovato splendida ogni singola caratterizzazione. Davvero perfetta, non c’è che dire. Tutti molto interessanti e di grande spessore. Mi è bastato davvero pochissimo per affezionarmi a loro (come nel caso di Ziri o Hazael), oppure per prenderli in antipatia fin dalla prima riga (come Jael). Ho addirittura versato fiumi di lacrime per la sorte di molti di loro, soprattutto per un paio nella parte finale, che se ci ripenso attacco di nuovo a piangere come una fontana. Bellissima, ma anche molto dolorosa è l’evoluzione, o meglio, il cammino intrapreso da molti di loro, come nel caso di Karou, Akiva o Liraz. Dico cammino e non destinazione perché sono sicura che ancora non si è giunti alla conclusione del loro percorso di formazione. Questo sarà qualcosa che sarà riservato al terzo capitolo. 
Una menzione speciale va poi fatta alla fantasia dell’autrice, al modo in cui è riuscita a tratteggiare e rendere su carta in modo così concreto l’aspetto di tutte le varie Chimere e dei Serafini stessi, nonostante il loro aspetto non sia variegato come quello dei loro nemici giurati. Bello è anche l’intreccio tra la parte fantasy e il mondo reale. Il tutto è così ben combinato che a fine lettura mi aspettavo quasi di trovarmi davanti un serafino o una chimera ad attendermi.
E poi quel finale, ragazzi! Gli ultimi capitoli del libro sono stati capaci di prendere il mio cuore, ridurlo in briciole e poi disperderne i frammenti al vento. Allo stesso tempo, però, mi hanno anche infiammata di curiosità e aspettativa per come si evolveranno le cose da qui in avanti e anche per quanto riguarda gli Stealiani (intorno ai quali ho già fatto mille congetture ed elaborato altrettante teorie che non vedo l’ora di scoprire se risulteranno essere azzeccate o meno).

5 "foglie"

9 commenti:

  1. oh come ti capisco e che belle parole! Condivido in pieno in tutto, mi ha rapita e conquistata. E se ci ripenso ho ancora gli occhi a cuori (e pieni di lacrime).

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    1. Questa è davvero una splendida serie e anche molto sorprendente! Più volte sono stata presa alla sprovvista dalla piega presa dagli eventi :)

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  2. Concordo in pieno: il primo libro è stato bello, ma questo... magnifico!!! <3

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    1. Ah.. che bello, non sono l'unica ad averla vista così allora! <3

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  3. Il finale è stato davvero sconvolgente °-° tant'è che non riesco proprio a immaginare come proseguirà la storia! Comunque concordo su tutto (tant'è che gli abbiamo dato tutte e due cinque stelle *o*) e soprattutto su quanto è brava la Taylor a variare con i PoV e a creare personaggi fantastici! Ad esempio io ci ho messo due secondi ad affezionarmi a Sveva *-* aww!

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    1. Eh..vedrai che pieghe che prenderà la storia! ;D.. Sì, ogni personaggio della Taylor è un capolavoro. Le scenette tra Mik e Zuze poi sono fantastiche, mi hanno fatto morire dal ridere XD.. Sveva?! Ho un vuoto di memoria, quella dei bruchi pelosi come sopracciglia?! o_O

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  4. Ciao, bella recensione!
    Finalmente ho letto questo libro ( qui la mia recensione ), dopo secoli dalla sua uscita e da quando ho iniziato la serie, ups!
    Sicuramente il punto di forza della serie è Karou, forte e determinata (e intelligentemente obiettiva quando pensa al sentimento che lega lei e Akiva), l’unica cosa che mi ha permesso di andare avanti e superare la prima parte un po’ noiosa e priva di avvenimenti - a mio parere.
    Per fortuna poi il ritmo si riprende da metà in poi e il libro cambia completamente, diventando molto più gradevole.
    Insomma, bello, ma speriamo il terzo sia sensazionale!
    Un abbraccio, Rainy

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