venerdì 4 novembre 2016

Recensione: "Il primo amore sei tu" di Stephanie Perkins

Buondì! Finalmente il blocco della scrittrice di recensioni è passato! *Grazie Sarah J. Maas, che mi hai fatto tornare la voglia di scrivere!* In questi giorni ho scritto un paio di recensioni sugli ultimi libri letti e conclusa un'altra abbozzata nel corso dell'estate. Oggi vi lascio dunque in compagnia del mio pensiero sul libro "Il primo amore sei tu" di Stephanie Perkins, letto questa estate. 
[Recensione Il primo bacio a Parigi QUI ]

Anna and the French Kiss #2
Editore: De Agostini (collana Le gemme)
Prezzo cartaceo: 14,90 €
Prezzo ebook: 2,99 €
Pagine: 416

Trama: Lola ha diciassette anni, un gusto un po' stravagante per la moda, e tre piccoli, piccolissimi desideri. Primo andare al ballo della scuola vestita da Maria Antonietta. Secondo convincere i genitori che Max è il fidanzato migliore del mondo. Terzo non rivedere più Cricket Bell. Mai più. A volte però il destino gioca brutti scherzi e la famiglia Bell al completo si trasferisce nella casa proprio di fronte a quella di Lola. All'improvviso la ragazza sente il mondo crollarle addosso. Per due anni ha faticosamente tentato di dimenticare Cricket, e ora tutti i suoi sforzi sembrano vanificati. Cricket è di nuovo lì, davanti ai suoi occhi, e con lui il ricordo di ciò che è stato e di quell'ultima giornata insieme... Lola è sicura di aver voltato pagina con Max e di non provare più niente per Cricket. Ma allora perché sente il cuore batterle all'impazzata ogni volta che lo incontra? Forse perché il primo amore non si scorda mai?

Il mio pensiero: Ad essere sincera questo libro mi ha lasciata parecchio perplessa. Mi è piaciuto, ma allo stesso tempo non mi è piaciuto. In esso vi sono elementi che ho trovato carinissimi, uniti ad altri che ho trovato davvero insopportabili. Ma partiamo dall’inizio. “Lola and the Boy Next Door” (o come è noto in Italia, Il mio primo amore sei tu) è il secondo capitolo della serie ya di narrativa contemporanea nata dall’estro dalla bravissima Stephanie Perkins. Tre libri concatenati tra loro, ma l’uno indipendente dall’altro, con storie e protagonisti diversi. In effetti potremmo dire che si tratti quasi di tre stand-alone distinti. Ho letto il primo, intitolato “Anna and the French Kiss” (aka Il primo bacio a Parigi) l’anno scorso, e ne ero rimasta assolutamente entusiasta. Già dalle primissime pagine era riuscito a conquistarmi e fin da allora si è accaparrato, senza sforzo alcuno, un pezzettino del mio cuore. Con “Lola and the Boy Next Door” purtroppo non posso dire che sia successa la stessa cosa. Non voglio paragonare le due storie, perché non sarebbe giusto, e anche perché sono molto diverse, ma fatto sta che questa non è riuscita a lasciare su di me lo stesso segno dell’altra. Ho fatto un po’ di fatica ad entrare in contatto con la storia e con la protagonista femminile, Lola, mentre fin da subito ho amato, senza riserve, quello maschile, Cricket.
Una delle caratteristiche che amo della Perkins è la sua capacità di creare storie sempre nuove e originali, imprevedibili e molto elaborate. Adoro il suo stile di scrittura, ha un tocco molto leggero, fluido e particolarmente frizzante. Leggere i suoi libri è come sognare ad occhi aperti e respirare una boccata d’aria fresca. Molto accurate sono anche la caratterizzazione dei personaggi e la trattazione dell’ambientazione.

Lola possiede una personalità decisamente peculiare. Ama cucire e creare abiti riccamente elaborati, quasi fuori dal tempo. Le piacerebbe infatti diventare una bravissima e famosa costumista. Lei però non si limita e realizzare le sue creazione e metterle da parte, bensì le indossa proprio. Vi lascio quindi  immaginare quanto stravagante sia il suo abbigliamento, che molto spesso completa con le parrucche più bizzarre. Anche questa è stata una scelta che ho apprezzato e non apprezzato, perché sì, è vero che lei è così, ma spesso ho avuto come l’impressione che in questo modo Lola si nascondesse dietro una “maschera”, sia in senso letterale che metaforico. Lola stessa mi ha lasciata interdetta. Non sono riuscita a capire bene il suo personaggio e ad amarlo. È poco coerente, sia con gli altri che con se stessa. È quasi una contraddizione vivente. È tenera, ma anche estremamente insicura e questo le provoca un sacco di problemi, portandola spesso a mentire (anche a se stessa). A volte però è molto determinata e cocciuta, arrivando ad essere anche ingiusta e a negare l’evidenza (povero Cricket). Dall’altro lato abbiamo Cricket. Carinissimo. Davvero. È praticamente impossibile non amarlo. Buono, dolcissimo, divertente e molto intelligente.
Sono rimasta con il fiato sospeso per tutta la lettura, perché l’intero libro è costellato da una miriade di incomprensioni e caratterizzato dal pessimo tempismo. Per questo l’ho visto come un libro sulle seconde opportunità, sulle seconde occasioni. Nonostante tutto vada a rotoli, non va mai abbandonata la speranza che prima o poi le cose migliorino.
E per finire ho amato lo spazio che viene dato ad Anna ed Etienne in questo romanzo. Carinissimi, e ancora di più mi è piaciuto scoprire come sia proseguita la loro storia.  

3 "foglie"

4 commenti:

  1. ho letto Il primo bacio a Parigi e devo dire che mi è piaciuto un sacco, ero curiosa su questo. Peccato non sia all'altezza dell'altro

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    1. Personalmente tra i tre ho preferito il primo, che ho trovato carinissimo *-* Però a tantissimi sono piaciuti molto i seguiti. Sono storie diverse e anche le protagoniste sono molto differenti tra loro. Non ti scoraggiare e dagli comunque un'opportunità :)

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  2. Ho letto sia il primo che il secondo, ma la storia di Lola mi è piaciuta di più! E poi il suo personaggio a me è piaciuto tanto *_*

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    1. Sì, in tanti mi hanno detto di aver preferito questa o la storia di Isla (la terza) a quella di Anna. A me il cuore ormai lo hanno rapito Anna ed Etienne e alla fine penso che vada molto in base ai gusti per questa serie :D

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